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Rossano: Per Bucita LOTTA COMUNE PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
mercoledì, 29 gennaio 2014 18:09
ImageIl comitato in Difesa di Bucita e del Territorio, riunitosi questa mattina in una assemblea molto partecipata, ha deciso di partecipare nella giornata di domani al consiglio comunale convocato ad hoc per la vicenda dello scandaloso bando regionale per lo smaltimento all'estero di rifiuti tal quale.
La possibilità, prevista dalla regione, di trasformare il capannone della differenziata di Bucita in un centro di stoccaggio e movimentazione di rifiuti tal quale, quindi in un'altra discarica a tempo, è inaccettabile e improponibile, ed allo stesso tempo i 90 milioni di euro previsti per esportare all'estero rifiuti tal-quale per un anno rappresentano una cifra esorbitante e scandalosa: con molti meno soldi si potrebbe dare avvio, definitivamente, ad un ciclo di rifiuti rispettoso dei territori e delle economie locali.  Per queste ragioni il Comitato ha deciso e dato avvio all'organizzazione di azioni forti e clamorose che verranno inesorabilmente messe in atto qualora la regione non ritiri in breve tempo il bando in oggetto.
Comitato in Difesa di Bucita e del Territorio.  (SEGUE COMUNICATO  E DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE)

BUCITA, ANTONIOTTI E GERACI DAL PREFETTO

ROSSANO (Cs) – Martedì, 28 Gennaio 2014 –  Il depennamento della “clausola Bucita” dal capitolato del bando di gara regionale per la gestione dei rifiuti in Calabria è il presupposto, unico e indiscutibile, per scongiurare il totale collasso di questo territorio. Per questo, non abbiamo alcuna intenzione di arretrare da questa posizione e percorreremo tutte le vie legali per evitare qualsiasi altro ed intollerabile sopruso a solo danno di un’area della Calabria vessata da scelte cervellotiche e privata, ormai, di tutti i servizi essenziali. Noi rimaniamo dalla parte dei cittadini e comprendiamo malesseri e malumori che stanno culminando in un pericoloso, ma condivisibile, moto anti-istituzionale. Abbiamo una economia agricola e turistica da difendere e non possiamo permettere che l’Area urbana Corigliano-Rossano, e quindi l’intera Sibaritide, diventi una pattumiera.

 

È quanto ribadito dal sindaco Giuseppe Antoniotti nel corso di un incontro tenutosi stamani (martedì 28 gennaio) nella sede territoriale del Governo di Cosenza, con il Prefetto S.E. Gianfranco Tomao. Alla riunione, oltre ad Antoniotti, hanno partecipato il primo cittadino di Corigliano, Giuseppe Geraci, i presidenti delle Commissioni regionali, Affari Istituzionali Giuseppe Caputo e Ambiente Gianluca Gallo, e con il sottosegretario regionale alla Protezione Civile, Giovanni Dima, e gli assessori comunali agli Affari generali Rodolfo Alfieri (Rossano) e all’Ambiente Marisa Chiurco (Corigliano).

 

Abbiamo espresso, ancora una volta – afferma il Sindaco – le sacrosante ragioni di questo territorio. Non siamo assolutamente intenzionati ad accettare quanto previsto dal bando di gara regionale. C’è un territorio in fermento e, pertanto, le regole della democrazia impongono, a chi governa, di prendere in seria considerazione le istanze che giungono dal basso. E il capitolato d’appalto, così per come concepito, calpesta le potenzialità di crescita di questo territorio e mortifica ogni ambizione ed aspirazione di sviluppo. Ci stiamo scontrando - prosegue Antoniotti – con la fermezza degli uffici della Regione Calabria, decisi ad andare avanti perché, a loro avviso, ogni modifica del capitolato potrebbe fare decadere i requisiti di legge del bando. Noi non siamo dello stesso parere. Da qui il mio appello, espresso stamani a S.E. il Prefetto Tomao e condiviso con il collega Geraci, e le diverse rappresentanze istituzionali di questo territorio, affinché prevalga il buonsenso. E che dunque, i responsabili del dipartimento Ambiente ed il presidente Scopelliti provvedano a prorogare la gara e ad attuare tutte le opportune modifiche, depennando ogni possibilità, per il futuro appaltatore, di utilizzare l’impianto di Bucita come stazione di stoccaggio dei rifiuti. Nel caso contrario – annuncia il Primo cittadino, impegnato giorno e notte per giungere ad una positiva risoluzione della vertenza – adiremo alle vie legali affinché vengano rispettati i diritti alla vita, alla salute, alla mobilità e allo sviluppo di questo comprensorio, pur consapevoli che una siffatta presa di posizione potrà determinare inevitabili e gravi disagi al sistema rifiuti dell’intera provincia di Cosenza. 

 

Il Prefetto Gianfranco Tomao, recependo l’istanza dei Sindaci dell’Area Urbana Corigliano-Rossano e dei rappresentanti istituzionali presenti all’incontro di stamani, si è fatto carico di intervenire presso la Regione Calabria e rappresentare le preoccupazioni del comprensorio della Sibaritide. Inoltre, lo stesso Prefetto si è impegnato a convocare un tavolo operativo con i dirigenti regionali, in modo da avere ulteriori ragguagli tecnici riguardo al Bando regionale per lo smaltimento extranazionale dei rifiuti.

Nel frattempo, già nella giornata di ieri (lunedì 27) a Lamezia Terme, ai margini della convention sul precariato, i sindaci Antoniotti e Geraci, insieme al consigliere regionale Gallo e al sottosegretario Dima, avevano avuto modo di confrontarsi sulla problematica relativa a Bucita, con gli assessori regionali alle Politiche ambientali, Francesco Pugliano e all’Agricoltura Michele Trematerra, e con il dirigente del Dipartimento regionale Ambiente, Bruno Gualtieri. Intanto, alla vigilia del Consiglio comunale di domani (mercoledì 29), convocato per discutere attorno alle azioni da intraprendere per evitare ulteriori abusi sull’impianto tecnologico di Bucita, continuano a pervenire in Comune diverse istanze e proteste da parte di cittadini, associazioni e imprenditori del settore turistico e agricolo. Tutti preoccupati ed allarmati per una situazione che già, ad oggi, è difficile e critica dal punto di vista economico, ma che, con questi presupposti, si prospetterebbe ancora più tragica.

 

CITTÀ di ROSSANO

(Provincia di Cosenza)

www.rossano.eu

Il Consiglio Comunale

PREMESSO

Che il Dirigente Generale del Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione

Calabria, nominato quale responsabile delle iniziative finalizzate al definitivo

subentro della Regione Calabria, nel coordinamento degli interventi già in capo

all’Ufficio del Commissario delegato per il superamento della situazione di

emergenza nel Settore dei rifiuti urbani, ha emanato, in data 10 Dicembre 2013, un

Bando per l’affidamento del Servizio di accettazione, imballaggio, stoccaggio

temporaneo, carico, trasporto, recupero e/o smaltimento in ambito internazionale

dei rifiuti aventi codici CER [20.03.01] prodotti nel territorio della Regione Calabria

CIG 5498362FD8;

Che tale iniziativa deriva da una incapacità programmatoria e gestionale,

attribuibile alla fase commissariale, che di fatto ha portato la Regione Calabria a

dover individuare soluzioni drammatiche e paradossali con il conferimento dei

rifiuti prodotti verso ambiti transfrontalieri.

CONSIDERATO

Lo stesso Dirigente individua due aree di criticità per lo smaltimento dei rifiuti e

cioè la provincia di Reggio Calabria e la provincia di Cosenza e che lo stesso,

nell’emanazione del Bando di Gara, non ha convocato preliminarmente la

Conferenza dei servizi, né ha ritenuto opportuno interloquire con i sindaci dei

Comuni delle suddette province, violentando di fatto le Istituzioni e le autonomie

locali.

RILEVATO

Che lo stesso bando prevede che tutti i Comuni della Provincia di Cosenza

dovranno conferire i propri rifiuti in stabili ubicati nella stessa provincia e che il

concorrente ha l’opportunità di utilizzare il capannone adibito a trattamento della

RD secca, presso l’impianto tecnologico di contrada Bucita – Rossano e che in

tale sede i rifiuti potranno essere imballati e trasferiti o trasferiti senza imballaggio

presso la stazione di imbarco (Porto di Corigliano C.) verso località estere.

ATTESO

Che tale perverso progetto, portato avanti in dispregio delle realtà locali, senza

alcuna informativa preventiva ai soggetti Istituzionali responsabili della salute dei

cittadini, costituirebbe rovinosamente un atto, non di gestione equilibrata di

problematiche ambientali, ma un attentato alla salute pubblica e una

catastrofica, quanto delirante decisione di mortificare e danneggiare un territorio

già vituperato da decisioni contrarie al Suo sviluppo.

 

VISTO

che, l’ulteriore sovraccarico di Tir, renderebbe impraticabile la Statale 106, già

altamente pericolosa ed inadeguata a garantire la mobilità ordinaria, nei periodi

di alta ricettività turistica; e che stante l’ubicazione del sito, nelle adiacenze di

agglomerati urbani, è già difficile il conferimento dei comuni appartenenti al

consorzio che conferisce presso l’impianto tecnologico di Bucita.

 

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO

 

Il Consiglio Comunale, con voto unanime, delibera di OPPORSI con ogni mezzo,

azione e atto alla ipotesi di utilizzazione dell’impianto di Bucita e di ogni altro sito o

impianto del territorio di Rossano, e di mortificazione di un territorio che ha pagato

un pesante tributo in materia ambientale; segnalando i gravissimi danni

economici per il comparto turistico-ricettivo, per l’agricoltura, così come per

l’igiene pubblica;

Di dare mandato al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Rossano, di

porre in essere ogni e qualsiasi atto volto a sostenere le ragioni del Comune in ogni

sede competente.

Rossano, dalla Sede Municipale, Mercoledì 29 Gennaio 2014

 

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