Stamattina abbiamo tentato a più riprese di avere notizie più precise riguardo al tragico incidente aereo avvenuto in Sila ieri e che è costata la vita ad una persona. Abbiamo raggiunto telefonicamente nella tarda mattinata Roberto Mauro, titolare del campo di volo, dal quale ieri mattina tre aerei leggeri hanno decollato per trascorrere una giornata piacevole nella zona silana del lago Ampollino, dove esiste un altro campo di volo. I tre aerei, occupati ognuno da due persone, sono regolarmente atterrati sulla pista di destinazione, successivamente tre dei sei amici decidono di compiere un giro panoramico sul lago, su uno dei due ultraleggeri salgono in due, ai comandi l'ing. Piergiorgio Falvo, cassanese che vive da diverso tempo a Castrovillari, ottimo pilota con esperienza ultradecennale e in qualità di passeggero il dott. veterinario Egidio Ritacco di Firmo. Sull'altro velivolo ai comandi è un super-esperto pilota piemontese, Maurizio Primavera che vive a Sibari da molti anni. Per i primi minuti sembra che tutto vada a meraviglia e i tre amici dall'alto godono dello stupendo scenario del lago incastonato fra le verdi sponde della Sila Piccola, poi, d'improvviso, l'aereo pilotato dall'ing. Falvo va in panne, con estremo sangue freddo quest'ultimo riesce a compiere un ammaraggio perfetto a poche metri dalla riva, i due passeggeri escono dalla carlinga e riescono anche a chiudere gli sportelli, tanto che il velivolo, non imbarcando eccessiva acqua si è mantenuto a galla per circa venti minuti.
I due si gettano a nuoto per raggiungere la vicina sponda, sembra che tutto sommato l'emergenza sia stata ben affrontata e i due amici nuotano nell'acqua fredda del lago verso la salvezza, uno dei due infatti, il Falvo, raggiunge la riva mentre l'altro si blocca a una decina di metri dalla salvezza, colto probabilmente da un malore. Intanto Maurizio Primavera che aveva assistito impotente dall'alto, atterra, allerta i soccorsi e si reca immediatamente con la propria auto sul luogo del disastro, riesce a dare i primi soccorsi al Falvo ma del povero giovane veterinario di soli 44 anni di Firmo non c'è traccia, il suo corpo senza vita verrà recuperato più tardi dai somozzatori dei vigili del fuocoa circa 4 metri di profondità, lascia la moglie e due figli. Il corpo è ora a disposizione delle autorità giudiziarie di Crotone, competenti per territorio che ne accerteranno le esatte cause del decesso. Una tragedia che sembrava essere stata evitata, invece per un maligno voltafaccia del destino l'incidente è stato fatale per uno dei protagonisti. Ai familiari va il cordoglio e la partecipazione di tutto lo staff di sibari.info unitamente a Roberto Mauro che con grande e visibile emozione ci ha raccontato quanto sopra descritto. Antonio Michele Cavallaro
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