Allarme per la Cattedrale |
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sabato, 21 settembre 2013 06:20 | |
Un gruppo spontaneo di cittadini Cassanesi, che si è dato il nome di “Cosana Ecclesia quadriformis…”, preoccupato della mancanza di informazioni precise sull’andamento dei restauri all’interno della Cattedrale della diocesi, in data 16/09/2013 ha inviato alle Soprintendenze dei Beni Culturali ed Artistici competenti per territorio e al rispettivo Ministero la lettera segnalazione che pubblichiamo di seguito. L’allarme è scattato, quando dopo reiterate richieste da parte dei cittadini non ci sono state risposte esaurienti per chiarire quanto conservato inalterato della primitiva area del presbiterio . Dopo l’incontro pubblico che mons. Bertolone organizzò il 14 aprile del 2010 (vedi articolo) proprio all’interno della Cattedrale durante il quale l’architetto Frazzini illustrò con dovizia di particolari il suo progetto e dopo l’inizio dei lavori, non si è saputo più alcunché sullo stato di avanzamento degli stessi e se il progetto originale sia stato rispettato. Corre voce che nel frattempo qualcosa sia stato cambiato e ci sembrano giuste le preoccupazioni dei cassanesi. (Arriva intanto una risposta dall’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni sociali che pubblichiamo in coda)
Spett.le SOPRINTENDENZA per i Beni A.A.A.P. della Calabria Piazza dei Valdesi 3 87100 COSENZA
e.p.c. Gent.mo Signor SOPRINTENDENTE Beni Storici,Artistici ed Etnoantropologici della Calabria Via G.V. Gravina Pal. Arnone 87100 COSENZA
e.p.c. Spett.le Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria Via Scylletion 1 88021 ROCCELLETTA DI BORGIA CZ
e.p.c. Spett.le MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO Via del Collegio Romano 27 00186 ROMA
Oggetto: Cattedrale di Cassano all’Ionio
Si presume che da voci circolanti, a seguito dei lavori nella Cattedrale di Cassano all’Ionio, possano essere manomessi o modificati alcuni manufatti artistici e storici che trovansi nell’area del presbiterio. La Cattedrale di Cassano, come si sa, è già di per sé magnifica ed artisticamente nobile. Necessita, di certo, di alcuni interventi necessari. Questi, difatti, esprimono e rappresentano in modo visibile la laboriosità, la espressione artistica e la spiritualità della storia locale; per cui perderli o rinunciarvi, significherebbe spezzare il filo ideale del cammino esistenziale di un popolo e, soprattutto, si verrebbe ad essere privati di quell'artistica e sapiente armonia che ivi regna. Niente verrebbe a giustificare la perdita di queste opere, che esprimono straordinariamente, in loco, il grande barocco napoletano e l'elegante neoclassicismo. Non si è disposti ad accettare alcun autoritarismo o interventi trasversali di amicizie influenti, al fine di mettere in atto idee antistoriche e negative per l'uomo e soprattutto per la nostra comunità. Con l'arte e la storia non si scherza. Questi rappresentano la stratificazione delle esperienze positive di un popolo. La terra di Calabria, a seguito di terremoti, guerre, alluvioni, e forse anche di saccheggi, dovuti a padroncini del tempo, avendo già perso molto del suo patrimonio artistico, non può tollerare che uomini di chiesa contribuiscano a privarla di ulteriori beni in nome di una sempre nuova liturgia tendente a stravolgere e a modificare le vestigia del passato. La liturgia, come si sa, è un insieme di disposizioni soggette a mutamenti continui e determinate dall'evoluzione sociale e religiosa. In conseguenza di ciò, queste sono destinate ad essere limitate e provvisorie come, è limitata e provvisoria l'esistenza dell'uomo. L'arte e la storia sono, invece, momenti oggettivi ed esaltanti, che trascendono l'esistenza terrena ed esprimono in modo universale e duraturo la creatività spirituale e la genialità di una comunità. A questo proposito, la Soprintendenza, che è un istituto preposto ufficialmente alla tutela, alla salvaguardia e al rispetto del patrimonio artistico, non può essere indifferente a tali eventi negativi che possono essere determinati da semplici individui. . Perciò ci si affida alla sua profonda saggezza e prudenza, qualità già manifestate in altre occasioni, per un'attenta valutazione del caso della Cattedrale di Cassano. A Voi, esimio Soprintendente, piaccia accogliere queste modeste riflessioni, che non vogliono essere una scortesia alla Vostra sensibilità o una interferenza dispettosa nelle Vostre funzioni autorevoli, ma solo una segnalazione, che vuole farVi partecipe delle ansie e dei timori della comunità, che per volere di qualche autorità, possa vedere divelte le radici della propria esistenza e del suo faticoso cammino. Cordialmente “Cosana Ecclesia quadriformis…” (seguono firme dei responsabili)
Risposta dall'Ufficio Diocesano Con riferimento alla lettera a firma di un sodalizio non meglio specificato nè identificato nei suoi componenti e pur tuttavia ugualmente ripresa e rilanciata da diversi organi di informazione locale, la Diocesi di Cassano all’Jonio esprime rammarico per la diffusione di notizie, come scrivono gli stessi anonimi estensori della nota, frutto «di voci circolanti» e dunque non di dati di fatto né, men che meno, di certezze. Nessuna richiesta di chiarimenti in merito all’andamento dei lavori è stata mai ufficialmente presentata, da parte di singoli o associazioni, ai competenti uffici di Curia. Se questo garbo fosse stato usato, la Diocesi avrebbe avuto modo di rispondere offrendo ogni necessario ed opportuno chiarimento: gli interventi programmati, per gran parte già realizzati, hanno trovato rispettando il progetto a firma dell’architetto Frezzini, peraltro pubblicamente presentato alla comunità cassanese nel 2009 dall’allora vescovo monsignor Vincenzo Bertolone, nel corso di un’assemblea svoltasi in Cattedrale e conclusasi senza obiezioni o eccezioni di sorta da parte di cittadini, associazioni e rappresentanti istituzionali. Ipotizzare adesso variazioni in corso d’opera non autorizzate significa prospettare una realtà grave ma del tutto infondata e perciò ancor più dolorosa: nella Chiesa come nella famiglia del laicato, la verità, e nient’altro, dovrebbe essere il principale punto di riferimento delle azioni di tutti e di ciascuno. Ad ogni modo, i fatti si incaricheranno di smentire asserzioni fantasiose e prive di riscontro: ad ottobre la Cattedrale sarà riaperto al culto e tutti potranno apprezzare l’esito degli interventi di restauro, fin qui già seguiti passo passo e con amorevole dedizione dai tecnici e dai funzionari della Soprintendenza per i beni culturali della Calabria, a garanzia della correttezza e della linearità dell’operato di maestranze qualificate e di professionisti universalmente stimati, in piena conformità agli schemi progettuali approvati e costantemente verificati dagli enti competenti. Cassano allo Ionio, 20 settembre 2013
Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali Il direttore Don Alessio De Stefano
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