Project Financing:la parola dell'esperto |
Scritto da A.M.Cavallaro | |
lunedì, 12 agosto 2013 11:50 | |
Come avevamo preannunciato il nostro amico romano esperto di Project Financing, riservandosi di trasmetterci una relazione dettagliata sulle procedure e sulla portata di questo nuovo strumento finanziario, che il nostro comune vorrebbe adottare per la realizzazione della rete idrica e fognante a Marina di Sibari, ha predisposto una brevissima nota che vi proponiamo, su un aspetto fondamentale che incide nel rapporto con gli utenti del servizio realizzato da un soggetto giuridico esterno all’ Amm. Comunale: “Intanto le opere realizzate con il P.F. si distinguono in opere calde e opere fredde. Le opere calde sono quegli interventi che assicurano lo svolgimento di un’attività imprenditoriale e ove è possibile raggiungere l’equilibrio fra costi e ricavi (progetti per la costruzione di gasdotti, trasporti ferroviari etc). Le opere fredde sono quelle a valenza sociale che non consentono l’applicazione di tariffe sulla base di calcoli puramente imprenditoriali, in queste opere rientrano sicuramente gli interventi per la costruzioni di piccole reti idriche e fognanti. (foto:Marina di Sibari allagata) Fatta questa premessa in ogni P.F. diventa determinante e fondamentale il criterio di determinazione della tariffa. Nel caso del quartiere turistico-residenziale Marina di Sibari, se si mette a gara l’operazione e si individua un soggetto disposto ad investire per la realizzazione e la gestione della rete, il punto più delicato del bando è la determinazione e l’aggiornamento della tariffa del servizio idrico integrato (acqua potabile + acque reflue). Se l’Amministrazione garantisce che la tariffa sarà in ogni caso pari a quella praticata nel resto del territorio comunale non si pongono problemi né sono legittime le preoccupazioni per il futuro della gestione.Se invece le norme contrattuali affidano al gestore la determinazione della tariffa sulla base della copertura dei costi sostenuti e sulla remunerazione del capitale investito, si apre una spirale incontrollata che renderà gli utenti del servizio prede della gestione che troverà sempre facile asseverare costi di esercizio e ricalcolare il servizio del debito per i crediti eventualmente concessi dalle banche. Il punto fondamentale del F.P. è in conclusione rappresentato dalla tariffa e dai criteri di determinazione. L’eventuale concorso finanziario dei possessori di immobili in Marina di Sibari sotto forma di diritto di allaccio determinato in maniera difforme rispetto al resto del territorio sarebbe un ulteriore elemento per pretendere il rispetto di una tariffa unica su tutto il territorio.” Questo quanto ci è stato inviato dal nostro amico esperto, a noi non resta che aggiungere una considerazione che riteniamo però estremamente importante: “L’acqua è un bene pubblico, come del resto è stato definitivamente sancito da un recente referendum, quindi non si può ipotizzare un costo del servizio di erogazione calcolato in funzione di un rapporto puramente economico-finanziario come potrebbe accadere nel caso di investimenti privati.” Il comune di Lamezia per esempio, è diventato il capofila per sostenere in Calabria una proposta di legge regionale di iniziativa popolare “Acqua Bene Comune Calabria” che punta addirittura a ripubblicizzare la gestione privata delle acque in Calabria. (clicca qui per il link alla notizia) Alla luce di quanto esposto ci auguriamo che la nostra amministrazione comunale possa darci a breve informazioni precise su questi punti nodali della questione.
Antonio Michele Cavallaro
PS: Ma l’acqua da immettere nella rete da dove si prenderà? |
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