Presentato il N.10 del Simposio |
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Scritto da Redazione | |
sabato, 25 maggio 2013 08:22 | |
![]() Ha coordinato la serata e compiuto le operazioni propedeutiche alla stampa, come anche per i numeri precedenti, il sempre solerte e attento prof. La Padula, encomiabile nella sua continua attività di ricerca storica che porta avanti da anni con enorme passione e con encomiabile rigore scientifico. ![]() I giovani musicisti Di seguito vi proponiamo l’ottima presentazione del numero 10 del Simposio del dirigente scolastico Emilia Amalia Mortati: “E' con grande soddisfazione che pubblichiamo, dopo un periodo di pausa, il decimo numero del Simposio che riprende, sull'esperienza delle passate edizioni, l'impegno di studiare ed approfondire la storia del territorio di Cassano. Non poteva mancare, come in passato, il contributo e la presenza sempre qualificata e varia di studiosi, che ci onorano dei loro interventi ed offrono un servizio importante a tutta la comunità. A queste testimonianze va riconosciuto il merito del grande interesse che il periodico ha riscosso presso la società civile, le istituzioni, il mondo della cultura e in quanti hanno scoperto un passato di memorie collettive che sembrava dimenticato o ignorato del tutto. La conoscenza di tale dimensione rafforza il senso di appartenenza alla comunità, costruita su un sentire comune, di cui non si è sempre consapevoli, sollecita e rende espliciti i valori condivisi che sono momenti peculiari delle vicende economiche politiche e culturali della vita di un popolo e consente a tutti i cittadini di partecipare in modo consapevole alle vicende collettive. Per questo, la nostra scuola, nello spirito della sua vocazione educatrice e culturale, si fa promotrice di queste istanze e sollecita, ancora una volta, la sinergica e fattiva collaborazione dei molteplici soggetti istituzionali e degli studiosi presenti nel territorio, al fine di continuare la ricerca e la riscoperta di una memoria storica ai più del tutto ignota. Una scuola, in definitiva, che si apre al territorio e che si pone come laboratorio critico e propositivo nello studio dei grandi problemi socio-culturali, le cui conoscenze rappresentano la condizione indispensabile per potere agire ed operare in modo competente, concreto e fattivo nel sociale. Un impegno non facile, a cui, però, non vogliamo sottrarci, che abbiamo inteso riprendere e portare avanti con la stessa passione del passato, certi e consapevoli di offrire un contributo positivo per la crescita culturale degli allievi e di tutta la nostra comunità. Siamo, ancora, fortemente convinti che questa scelta rappresenti per tutti noi la stella polare che ci deve guidare nella costruzione di un dibattito fecondo con tutta la nostra Comunità, al fine di recuperare il senso storico e la cen-tralità di un territorio che è stato protagonista nel corso dei secoli e ritrovare nuove ed efficaci modalità di crescita e di sviluppo sociale. In virtù di questo, riteniamo che il Simposio possa ancora avere un ruolo fondamentale nella sollecitazione di un dibattito che provochi domande e approfondimenti sulla vita collettiva del nostro paese e, come si diceva in prece-denza, ci consenta di recuperare, di conoscere e di valorizzare la nostra storia per dare ai giovani una rinnovata e consapevole identità culturale, purtroppo troppo spesso dimenticata.” ![]() Francesco Doni con la prof.ssa Mortati durante il suo intervento |
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