In Vista delle Elezioni |
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lunedì, 04 febbraio 2013 00:59 | |
Recentemente il nostro Pastore diocesano mons. Nunzio Galantino, o come piace a lui don Nunzio, ha divulgato attraverso il sito della diocesi e a mezzo stampa, un comunicato riguardante le incombenti competizioni politiche dal titolo “In vista delle prossime Elezioni”, il cui testo i nostri visitatori potranno leggere integralmente in coda alla presente nota. Il nostro vescovo esprime dei punti di vista condivisibili (e da noi condivisi), per quel che riguarda la poca attenzione dei vari soggetti politici in gara, verso le priorità che riguardano una stragrande parte della popolazione italiana, meridionale, calabrese e in ultima analisi Cassanese e Sibarita. E’ vero! Nessuno dice o scrive quali sono le azioni che si vorranno mettere in atto, una volta al governo, per alleviare, non diciamo sconfiggere che sarebbe pura utopia, i problemi della povertà, della disoccupazione, della sanità, dell’istruzione che attanagliano moltissime famiglie. Lancia un perentorio “j’accuse” ai tanti aspiranti politicanti che definisce senza mezzi termini “faccendieri disposti a tutto”, ma poi cita personaggi della vecchia DC come Dossetti, La Pira, Moro, di cui , ahinoi, s’è perso il seme, ai quali, se abbiamo ben capito, dovrebbero ispirarsi coloro che si lanciano oggi nell’agone politico.(Foto:mons. Nunzio Galantino)
Subito dopo, però, mons. Galantino, accenna a taluni personaggi, pochi secondo lui, che vogliono veramente spendersi per il bene comune e infine accenna alle ” inequivocabili indicazioni offerte nelle circostanze più diverse dai Vescovi italiani circa l'impegno politico dei cattolici”. Conclude alla fine dicendo che il clero non è preposto a dare indicazioni di alcun tipo e “invita” a non chiedere appuntamenti per “visite di cortesia” o “per chiedere consigli”. “Vabbe’ tutto sommato ha ragione” – dice il semplice uomo della strada – “da sempre i politici e i politicanti locali, di destra, di centro e perfino di sinistra, hanno chiesto direttamente o indirettamente un consiglio, un aiuto, un appoggio al clero con tutti gli annessi e connessi….., era ora che qualcuno dicesse in modo chiaro e semplice che ‘sta cosa non va più bene”. Ad una lettura superficiale, si può, ovviamente, rispondere come qualsiasi “uomo di buon senso”, ma delle domande nascono spontanee: Il nostro vescovo quando era parroco in quel di Cerignola , come vedeva e come ha vissuto l’appoggio incondizionato della Chiesa al berlusconismo più becero, che ha fatto ridere tutto il mondo ed ha condotto l’Italia in queste condizioni? Come interpreta oggi la “condiscendenza” (per usare un’eufemismo) del Vaticano e del cardinale Bagnasco nei confronti del prof. Monti e dei suoi “concierges “, che come riportato da molti organi di stampa si è così espresso: "Sulla onestà e capacità di Monti penso che ci sia un riconoscimento comune, ognuno può avere opinioni diverse, ma credo che su questo piano, sia in Italia sia all’Estero, ci siano stati riconoscimenti"?. In un’altra occasione, il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori Carlo Costalli, riferendosi alle associazioni cattoliche ha detto: "Io spero di portarle tutte a schierarsi per l’Agenda Monti", crediamo che non ci sia bisogno di ulteriori citazioni che potremmo facilmente trovare sul web. Tutto ciò, dimenticando che nelle file del centro-sinistra vi sono molti cattolici che forse sono più credenti e praticanti di qualcuno che vive more-uxorio alla Ferdinando Casini per esempio. Ma non vogliamo scendere sul piano personale perché sarebbe vastissimo e facilissimo riportare esempi non proprio edificanti. Pare, quindi, assodato che la Chiesa apertamente appoggi il professore, che per quanti meriti possa avere, certo non ha tenuto conto della tanto decantata “equità” se è riuscito a togliere solo dalle tasche dei poveri o dei quasi-poveri, i danari per “salvare” l’Italia, dimenticando che il ricco potrà comprare pane, benzina, cure mediche e quant'altro anche quando dovessero costare il doppio o il triplo. Noi apprezziamo i principi comportamentali enunciati da mons. Galantino, ai quali dovrebbe attenersi almeno il clero locale, rinunciando a “dare consigli”, ma nutriamo forti dubbi che questo avvenga. Ci sentivamo in dovere di esprimere la nostra opinione spassionata, senza remora alcuna e senza cercare polemiche, confermando di essere cristiani cattolici, (non bigotti o baciapile), ma schierati certamente non a favore delle destre- nordiste camuffate da liberal-progressisti o dei centristi-liberali camuffati da salvatori della patria. Per lo staff di redazione Antonio Michele Cavallaro
IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI Né rassegnati "notai" né interessati "portatori d'acqua"! 30 gennaio 2013 Provate a mettere tra parentesi le beghe partitiche e le parole/promesse in libertà di questi giorni, finalizzate solo ad accaparrarsi i voti dei cosiddetti indecisi! Vi accorgerete che dei problemi che travagliano le famiglie, i giovani e la vivibilità delle nostre città ... solo eco sbiadite e slogan con poco o nessun impegno! Eppure sono proprio questi problemi irrisolti, queste attese inascoltate e queste urgenze disattese a dirci che di POLITICA c'è veramente bisogno e che di uomini che sappiano spendersi per il Bene comune non ce ne sono mai abbastanza. Purtroppo però lo spettacolo al quale assistiamo - lo chiamano "teatrino", mentre è un triste e affollato "palcoscenico"! - al posto della POLITICA ci rovescia addosso parole rancorose e battute da avanspettacolo; al posto di uomini disposti a spendersi per il Bene comune esibisce una indistinta carovana di faccendieri disposti a tutto, pur di assicurare per sé per la propria cordata una serie di privilegi. Per carità! c'è anche altro nel cosiddetto "mondo della politica": e non mi riferisco ai soliti Dossetti, La Pira, Moro ecc. Anche oggi per le strade delle nostre città c'è gente che mostra di volersi spendere per il Bene comune. E penso che abbiamo tutti gli strumenti per riconoscerli. Ma il loro numero è decisamente inferiore rispetto agli altri. Come Comunità di credenti non possiamo limitarci ad essere rassegnati "notai dell'esistente"! Sono numerose ed inequivocabili le indicazioni offerte nelle circostanze più diverse dai Vescovi italiani circa l'impegno politico dei cattolici. E si tratta di indicazioni che non riguardano solo coloro i quali scelgono di (o vengono scelti per) candidarsi. Faremmo bene a ricordarcene in vista della prossima tornata elettorale. Lo sappiamo comunque - e lo ribadisco - non è compito del Vescovo né dei Sacerdoti schierarsi e far da megafono per chicchessia. Il Vescovo e i suoi preti non possono e non devono banalizzare il loro ruolo (peggio ancora se dovessero farlo per interessi o per ... " il bene della chiesa"!), riducendosi a indicatori di simboli o di nomi da privilegiare. Non è questo il nostro compito! Né le nostre Chiese possono trasformarsi in sedi abusive di propaganda partitica. Personalmente chiedo ai candidati alle prossime elezioni di evitare "visite di cortesia" o richiesta di incontri "per chiedere consigli". É il momento meno adatto per farlo. É, invece, per tutti i credenti il momento di vigilare per assicurarsi che il Bene comune e l'attenzione agli ultimi vengano realmente garantiti. + d. Nunzio
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