Liceo di Cassano:Le donne nella Shoa |
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lunedì, 28 gennaio 2013 09:32 | |
Il Liceo di Cassano ha organizzato la sera del 26 u.s. nella propria Aula Magna, una serata per ricordare la "Shoa", lo sterminio di milioni di ebrei e non solo, attuato dal Terzo Reich di Hitler negli ultimi anni della sanguinosa Seconda Guerra Mondiale. La serata è stata incentrata sulla figura di due donne diverse tra loro ma ambedue unite dalla Fede e dal sacrificio della vita cui furono destinate dalla barbarie di uno stato germanico-nazista che definire criminale è ancora poco: Edith Stein ed Etty Hillesum. Il prof. Giuseppe La Padula, deus ex machina della manifestazione, da quando insegna nella nostra scuola (ormai più di un decennio) ha portato una ventata di entusiasmo e di attività che hanno contribuito, e non poco, a dare un'immagine del nostro liceo più moderna, più aperta al mondo, più pronta a studiare il passato guardando verso il futuro senza mai abbandonare la speranza. Tutti i dirigenti scolastici che si sono succeduti alla guida dell'importante istituzione scolastica, lo hanno sempre appoggiato con intelligenza e lungimiranza, dal caro amico prof.Aldo Viola, alla prof.ssa Foti, all'attuale brillante prof.ssa Emilia Mortati,che hanno compreso lo spirito e la rilevanza delle diverse iniziative proposte. Vivere "La giornata della Memoria", così come la si è vissuta nella piccola, ma vibrante di emozioni, sala del nostro liceo è essenziale per poter tenere accesa la fiammella del "ricordo". La presenza di mons. Nunzio Galantino, pastore della nostra diocesi, è stata rilevante e particolarmente illuminante con un'intervento, improntato anche a suoi studi particolari riguardanti proprio Edith Stein e il suo modo di interpretare l'esistenza dell'uomo sulla terra.
Edith Stein da ebrea di nascita era divenuta completamente atea, compì importanti studi filosofici culminati con la sua più importante opera "Zum Problem der Einfühlung" ("Sul problema dell'empatia") e si convertì al cristianesimo dopo aver letto l'autobiografia di Santa Teresa d'Avila. Divenne suora Carmelitana e subì il martirio nel lager di Auschwitz, Papa Woitila la proclamò Santa il 1998. I suoi scritti sono ancora oggi oggetto di studio e ricerca per la profondità del pensiero teologico e le sue dotte analisi. Mons. Galantino con grande delicatezza ha esposto anche la "diversa" sofferenza delle donne nei campi di sterminio. I nazisti le odiavano e le oltraggiavano molto più di quanto non facessero con gli uomini, proprio perchè in quanto donne, erano in grado di procreare e venivano offese proprio per quella capacità di creare vita, per la quale Dio invece le ha destinate. Il taglio dei capelli, la sporcizia e l'incuria in cui erano costrette dovevano servire, secondo i carnefici, ad umiliare totalmente proprio il loro "essere donna". Antonio Michele Cavallaro
Chi non conosce i brani eseguiti da Cecilia Renne e Tonino Cavallaro può ascoltarli cliccando sui link sottostanti. Le interpretazioni sono degli artisti originali: |
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