Un'ode a Cassano |
Scritto da M.Miani | |
sabato, 05 gennaio 2013 07:44 | |
Michele Miani, nostalgico cantore di una Cassano che non c'è più, con questa bella poesia ricorda i giorni spensierati della sua giovinezza fra i vicoletti e le campagne di Cassano. Pensiero mio va
Pensiero mio, va, leggero vola Libero fra le colline della terra mia. Va sulle erbe dei prati, va lungo i pendii Da Sibari antica, sali a Cassano paese madre. Vai negli antri fumanti ricoperti di soffice muschio.
Pensiero va, dove ho camminato ragazzo, Dove ho odorato il primo umore della mossa terra. Ho avuto caro il primo amore di una donna bella. Tuffati nel mare azzurro, di Venere la più bella dea, Bagna misterioso la grande piana del biondo Crati.
Pensiero mio va, trova le pietre, le mura calde Ove godeva tra esse il sibarita molle, Invitante il profumo delle tavole imbandite Il nettare delle giovani ammalianti donne brune, Che languide danzavano davanti agli accesi occhi.
Pensiero va, costeggia le rive fresche dell’Eiano, Dove ho bagnato il piede libero nelle acque pure, cristalline. Inebriati al sole tra gli ulivi e i mandorli, Nelle vigne tra i grappoli di malvasia, Il miele tenero, dei secchi pastosi fichi.
Pensiero mio va, non ti scordare Nel campo ove dormono ormai sereni Gli avi tra i salici e i cipressi verdi. Portagli le nenie, i lamenti che balzano, Stridono fra i tanti paesi stranieri, lontani, freddi.
Pensiero mio, vaga tra i natii tetti a me si cari. Scorgi le lise selci ancor calde ormai lontane, Battute dal sole d’estate, d’inverno da copiose piogge Ove il tempo camminare ora mi vieta. Portami un ricordo che le memorie rinverdi.
Pensiero va canta a Cassano il poema d’amore Che tormenta triste le membra, la mente Il cuor disilluso ora stanco pei ricordi e il tempo, Che pesano in più, ogni giorno che muore a sera Quando il sole oscura l’azzurro e rafforza invano il desio, la speme.
Michele Miani |
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