Il vangelo del giorno:Martedì 6 Novembre 2007 |
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martedì, 06 novembre 2007 12:17 | |
Martedì della XXXI settimana del Tempo Ordinario
Il Commento al Vangelo di oggi è di Don Paolo Curtaz, il prete valdostano che quest'anno si è autosospeso prima che venisse dall'autorità ecclesiastica sospeso "a divinis", perchè sospettato di essere padre di una bambina di 3 anni. Non entriamo nel merito del fatto contestatogli, ma apprezziamo molto il suo operato come cristiano e uomo di Chiesa. Chi volesse conoscere meglio l'azione del suo apostolato può collegarsi col sito www.tiraccontolaparola.it Buona lettura e "Pace e bene" a tutti. (Il quadro della fotografia è opera di Beppe Virano, che vive a Casa Serena in Cassano Ionio) Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 14,15-24. Commento di Don Paolo Curtaz Il problema non è Dio, amici, siamo noi. Quanti di noi pensano – istintivamente – a Dio come a qualcuno che, pur avendo in mano la mia felicità, fa il prezioso e si fa pregare per poterlo conoscere? Sbagliato, amici, sbagliatissimo. Non è Dio l'assente, ma l'uomo. Il problema non è che Dio si trastulla tra le nuvole, ma che l'uomo è travolto dalle cose che ritiene fondamentali e che tali non sono. Il problema è che l'uomo, all'invito di Dio a partecipare al suo sogno, garbatamente risponde: vorrei ma... Quante volte mi sento dire: "Gran cosa l'interiorità, don Paolo, utile, fondamentale, me ne occuperò in vecchiaia"! Quando capiremo che la felicità è ora, è qui e che non c'è affare o preoccupazione o affetto che mi possa allontanare dal bisogno sostanziale di essere felice nella mia vita e che questo bisogno solo Dio lo può colmare e che incontrare Dio non è una noiosa e doverosa faccenda ma una splendida e riuscita cena. Noi, invitati alle nozze d'improvviso, assaporiamo lo stupore dell'essere chiamati pur essendo mendicanti! |
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