Skip to content

Sibari

Narrow screen resolution Wide screen resolution Increase font size Decrease font size Default font size    Default color brown color green color red color blue color
Advertisement
Vi Trovate: Home arrow l'Opinione arrow La famiglia...orfana della politica
Skip to content
La famiglia...orfana della politica PDF Stampa E-mail
Scritto da V.Bertolone   
domenica, 10 giugno 2012 07:38
Image«Non c'è futuro dell'umanità senza la famiglia». Il monito che papa Benedetto XVI aveva lanciato appena domenica scorsa a Milano, in occasione del settimo incontro mondiale delle famiglie, sembra essere già caduto nel vuoto. Almeno in Italia, dove il Governo ha fatto sapere non esservi fondi per il fattore famiglia, ovvero quel sistema di sgravi che dovrebbero consentire alle coppie, specie a quelle giovani, di affrontare con un pizzico di serenità in più la prospettiva di una vita in comune e dell'educazione dei figli, dando così un calcio alle inquietudini che la crisi dei valori e della finanza dispensa a piene mani. Eppure, quello della famiglia è un problema di sicuro non meno importante di tanti altri. Le statistiche ci consegnano numeri che pesano oggi e peseranno ancor più domani sul futuro del Paese. Sono le cifre drammatiche della povertà infantile: in Italia quasi due milioni di bambini, per tre quarti residenti nel Meridione, versano in condizioni di povertà relativa. Altri 360mila vivono in povertà assoluta, non disponendo neppure del minimo vitale necessario alla sopravvivenza. A fronte di questi dati stanno quelli relativi all'incidenza della spesa sociale sul Pil, pari appena all'1,4%, mentre alle famiglie, gravate da una sempre crescente pressione fiscale che non risparmia nemmeno i nuclei monoreddito o con molti figli, è riservato il 4,7%, contro l'8,3% della media europea.

È evidente quel che l'asserita mancanza di risorse finanziarie nega: non c'è avvenire, nè possibilità di crescita economica, se troppi bambini vivono in povertà. Ripensare la famiglia come un luogo insieme di vincoli e di libertà, all'interno del quale cercare nuove forme di sintesi originale capaci di ridare senso sia al lavoro sia alla festa, allora, è indispensabile.
In un tempo di incertezza come quello presente, la famiglia è la culla dove far crescere i significati che orientano le scelte e le condizioni per vivere insieme in modo umano. È uno straordinario luogo di alleanza tra le generazioni, tra chi è forte e chi è fragile, perché libero dalle logiche strumentali e contrattuali che dominano ormai ovunque. È il luogo in cui, prendendosi cura degli altri, ci si educa alla relazione, si sperimenta la fondamentale condizione antropologica della non autosufficienza vissuta come occasione di gioiosa gratitudine, si comprende che «la relazionalità è un elemento essenziale dell'umanità» (Caritas in veritate, n. 55). E lo è perché è il legame radicale tra persone diverse che si uniscono nell'esistere e nel progettare, nella fratellanza e nel reciproco sostegno e rispetto. Come affermava il filosofo russo Vladimir Solov'ëv, «solo all'interno della famiglia l'uomo sente di possedere un valore assoluto, di essere insostituibile». Tutelarla è dunque compito imprescindibile per tutti, ancor più per chi governa la cosa pubblica. Anche in Calabria, dove sono auspicabili l'adozione di leggi regionali ancor più incisive per la famiglia ed una maggiore attenzione alle politiche sociali da parte dei Comuni, pur nelle difficoltà di bilancio. La famiglia è cellula costitutiva della fratellanza universale e della società umana. Senza di essa, non v'è che il vuoto. Dell'amore, e dell'umanità.

Vincenzo Bertolone

< Precedente   Prossimo >