Cerimonia per suor Diana De Filpo |
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Scritto da L.Alario | |
lunedì, 04 giugno 2012 11:16 | |
Nata a Cassano il 1677, Diana de Filpo, si mette ben presto a recitar preghiere con intensa devozione, ad ascoltare la Santa Messa con venerazione, ad esercitarsi nell’astinenza, nei digiuni, nelle mortificazioni in ossequio della Passione di Cristo, a dispensare ai poveri ció che puó, struggendosi in rammarichi quando è nell’impossibilità di offrire ció che desidera. All’età di sette anni, eletto San Giuseppe protettore della sua integrità verginale, decide di fare tutto quanto le venga ispirato da Dio. All’età dell’adolescenza Diana si consacra a Gesú, offrendogli lunghi digiuni e aspre penitenze. A vent’anni S. Francesco di Paola, in visione, le dice di vestire l’abito del suo Ordine. La vita di Suor Diana è segnata dall’esercizio in grado eroico delle Virtú Teologali e Cardinali, aprendo il suo cuore al prossimo, in favore del quale, flagellandosi aspramente, prega Dio, perché sia tenuto lontano dal peccato, e si adopera concretamente per alleviarne le sofferenze e aprirne l’anima a Dio. Gli innumerevoli miracoli, compiuti da Suor Diana in vita e dopo la sua morte, avvenuta il 1722, dilatano la sua fama oltre i confini della Calabria, in tutto il Regno di Napoli e oltre fino a Venezia, tanto da richiamare folle di fedeli da ogni dove attorno al suo sepolcro nella chiesa di San Francesco di Paola. Il 2 luglio 1727, con Decreto della Sacra Congregazione dei Riti, Suor Diana è dichiarata Venerabile. Il 1734, Il Capitolo Generale dell’Ordine dei Minimi, a Marsiglia, ordina il processo per la sua beatificazione. Il Processo Ordinario Diocesano, iniziato il 5 maggio 1749, si conclude il 7 luglio. Le sanguinose lotte, che segnano i tormentati ultimi tre secoli, impediscono la prosecuzione dell’iter successivo del processo di beatificazione. Ora, Vescovo Mons. Padre Vincenzo Bertolone, i tempi si son fatti maturi per riprenderlo. «Della Venerabile Serva di Dio Suor Diana de Filpo mi hanno colpito, ci dice Leonardo Alario, promotore della solenne cerimonia, l’ardore mistico, l’amore per il prossimo, lo spirito di servizio, l’esercizio sublime delle Virtù Cardinali e Teologali, la macerazione della carne per la salvezza delle anime bisognose della Misericordia di Dio. Mi sono appassionato, così, alla vicenda terrena della Nostra Diana, tanto da dedicarle, il 1976, una strada della nostra città, e, ora, tutto il mio impegno, perché se ne conoscano la grandezza e la santità. Poiché è già ultimata la trascrizione della Vita, scritta dal dottor Antonio Aranci, contemporaneo della nostra Venerabile, e del Processo Ordinario di Beatificazione svoltosi nella chiesa di S. Agostino, Mons. Galantino si sta già movendo per la ripresa del processo e la sua felice conclusione». Leonardo R. Alario |
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