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Giuseppe Toniolo: BEATO PDF Stampa E-mail
Scritto da +V.Bertolone   
domenica, 29 aprile 2012 08:01
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Giuseppe Toniolo
Fu un pensatore laico punto di riferimento dei cattolici in politica -    "Maestro dei cattolici italiani in campo sociale". Così nel gennaio 1953 Camillo Corsanego presentava a papa Pio XII la figura di Giuseppe Toniolo, perorandone ufficialmente la causa di beatificazione. Quasi sessant'anni dopo, Toniolo sarà beatificato. Oggi la basilica di san Paolo fuori le mura farà da sfondo alla cerimonia che segnerà l'elevazione agli altari di uno dei maggiori ideologi della politica dei cattolici italiani.
Nato nel 1845 a Treviso, fondatore delle Settimane sociali dei cattolici italiani e tra i fondatori della Federazione universitaria cattolica italiana, Toniolo diede impulso alle Banche di credito cooperativo e all'Università Cattolica, riorganizzò l'associazionismo cattolico e fu uomo di cultura di livello europeo, i cui studi si inseriscono nel dibattito del suo tempo sul rapporto tra cristianesimo, socialismo e capitalismo.

Intellettuale e pensatore di prim'ordine, si impegnò nel sociale e nella vita attiva, sempre difendendo e rivitalizzando la religione cristiana e la fede, rendendole efficaci con le opere. Coltivando un forte senso dell'obbedienza unito ad una grande pazienza, esercitò inoltre un'autorevolezza diffusa, distinta, ma non conflittuale con l'autorità ecclesiastica.
Spentosi nel 1918, a Pisa, dove aveva insegnato economia politica, Giuseppe Toniolo, per tanto tempo trascurato, torna adesso a rivivere attraverso la beatificazione che ne consegna figura ed insegnamenti all'eternità dei secoli, proponendolo come esemplare testimonianza a tutti gli studiosi. E, non ancora smorzatasi compiutamente l'onda lunga che ha cercato di spezzare il rapporto amicale tra ratio e fides, lo impone naturalmente come testimone in quei campi della conoscenza scientifica, quali l'economia, la società e la politica, da cui, forse in misura ancora maggiore di altre scienze, dipendono il profilo e i contenuti di un nuovo modello di sviluppo. In questo primato dell'impegno civile espresso in primis dai credenti risiede uno degli elementi di maggiore attualità di Toniolo, uomo di grande speranza che sapeva leggere gli avvenimenti della storia, anche i più complessi, guardando a Cristo. "In Dio – scriveva al figlio Antonio – sappi ricercare e gustare le gioie della futura famiglia, e i progressi delle tue indagini scientifiche e lo scioglimento delle questioni sociali; e le previsioni della futura democrazia, e la rivendicazione della patria e della sua grandezza, e il progresso della civiltà per mezzo della Chiesa; tutto ciò che forma il nostro comune ideale". Parole e pensieri di un laico cristiano dalla cui esperienza si può e si deve trarre, senza esitazioni, la spinta morale per una nuova stagione e per un nuovo protagonismo del laicato cattolico.
+ Vincenzo Bertolone

(fonte: Gazzetta del Sud - Catanzaro)

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