Poche gocce e Sibari è allagata |
Scritto da A.M.Cavallaro | |
giovedì, 23 febbraio 2012 21:26 | |
Sono bastate 24 ore di pioggia e l’area sibarita è già un pantano. Sono anni che puntualmente d’inverno il fenomeno colpisce la piana, due inverni fa ci fu addirittura l’esondazione del Crati che provocò danni notevoli all’agricoltura e alla viabilità interpoderale. Tutti si misero in allarme a cominciare dall’amministrazione comunale di Cassano, quella provinciale e su su fino ad arrivare alla protezione civile nazionale, risultato: ZERO, NULLA, NICHTS, RIEN,NIX, NADA, NIMIC, insomma passata la paura, non si è provveduto a rinforzare gli argini o ad effettuare altre opere atte a bloccare il fenomeno. Se stamattina la pioggia non avesse cessato di scendere dal cielo probabilmente ne avremmo viste delle belle. Comunque anche così non sono state rose e fiori. Finanche nel centro di Sibari, alcune strade erano allagate e non parliamo di Marina di Sibari dove moltissime abitazioni erano e, in parte sono ancora, irraggiungibili. Ma l’acqua ancora una volta non ha risparmiato il Museo archeologico, invadendo tutto il seminterrato, dove sono localizzati la sala convegni, i magazzini e l’ingresso, impedendo di fatto l’accesso alle sale ad improbabili visitatori. Stamattina intorno alle 10 eravamo sul posto e abbiamo visto che alcuni operai tentavano con una pompetta, che al massimo può essere utilizzata per travasare il vino, di eliminare l’acqua in eccesso; nel pomeriggio inoltrato si è mobilitata la protezione civile di Cassano che con un’idrovora ha iniziato il pompaggio. Ogni anno dobbiamo assistere a scene di questo tipo? La scellerata scelta di costruire proprio lì il Museo è ormai lontana, non si è indagato a sufficienza di chi siano state le responsabilità e nessuno è stato mai perseguito, non sarebbe forse il caso che qualcuno pagasse per questi „errori” tecnici? Come si fa a costruire una struttura del genere in una zona di depressione con addirittura uno scantinato „abitabile” sotto il livello del mare? Il progettista dell’opera, il noto e illustre architetto Wallach, probabilmente non si è mai recato sul posto o non ha visto le perizie geo-tecniche (se mai sono state eseguite), non credo che altrimenti avrebbe accettato di far realizzare una struttura del genere, per il resto molto bella e funzionale, in un’area geologicamente instabile. Ma tanto si sa, e lo ripetiamo spesso, in galera ci vanno solo quelli che rubano le mele al supermercato mentre gli speculatori, i profittatori del pubblico denaro, i funzionari e i politici corrotti restano sempre al loro posto o addirittura ricevono anche incarichi più importanti. Fra qualche mese si voterà a Cassano per eleggere un nuovo consiglio comunale, ci auguriamo che coloro che saranno scelti dal popolo pensino con maggiore lungimiranza ai grandi problemi del territorio e non solo a qualche rotatoria, parco-giochi e consimili, e metta mano immediatamente a progetti di largo respiro per la sistemazione di un territorio che merita ben altre attenzioni. Antonio M.Cavallaro |
< Precedente | Prossimo > |
---|