Skip to content

Sibari

Narrow screen resolution Wide screen resolution Increase font size Decrease font size Default font size    Default color brown color green color red color blue color
Advertisement
Vi Trovate: Home arrow News arrow News di Sibari arrow La santa "bilocazione" di Gallo
Skip to content
La santa "bilocazione" di Gallo PDF Stampa E-mail
Scritto da A.M.Cavallaro   
mercoledì, 15 febbraio 2012 19:46
Image
l'on.Gallo
Il dono dell'ubiquità è di natura divina e a parte Dio e qualche  Santo (è di Sant'Antonio di Padova l'episodio più conosciuto) a nessun comune mortale è permesso di essere "in ogni luogo", nel caso  di cui vogliamo parlare però, si tratterebbe più di un fenomeno di "bilocazione"  che di ubiquità, il personaggio in questione sarebbe presente in due luoghi diversi, ovviamente parliamo del nostro sindaco avv. Gallo, che, contemporaneamente è anche consigliere regionale.  Lo sappiamo, qualcuno dirà che la "bilocazione"  si riferisce solo a chi "nel medesimo momento" si trova in due luoghi diversi,  quindi poggiando le sacre chiappe nello stesso istante su due poltrone diverse, e questo, onestamente, non lo si può affermare, essendo il  “nostro” dotato di un solo "didietro", eppure anche senza il dono soprannaturale della bilocazione, l'on.sindaco Gianluca Gallo è riuscito per quasi due anni a sedersi su due poltrone distanti parecchio l'una dall'altra. 

Giorni addietro abbiamo appreso da una stampa,  eufemisticamente "accomodante", che il sindaco avrebbe optato per la carica di consigliere regionale lasciando così l'incarico di primo cittadino di Cassano. Niente di più falso. Non ci troviamo davanti a d una scelta dell'on.Gallo, come si vorrebbe far intendere, ma siamo di fronte alla ricerca di espedienti (seppur in regola con le norme previste dalla legge) messi in atto per allungare al massimo la sua permanenza sul  “trono” della nostra città.
Il Consiglio Comunale nella figura del suo presidente Rossella Garofalo, non ha fatto altro che applicare quanto previsto specificatamente dall'art.69 del T.U.E.L.. Il sindaco non sceglie, sono trascorsi i fatidici 10 giorni  e quindi l'assise comunale DEVE dichiararne la decadenza, questa volta è  COSTRETTA ad agire per non travalicare le more della legge. Non c'è, quindi, nessun atto magnanimo da parte dell'avv. Gallo, ha fatto trascorrere il massimo del tempo permesso, e alla fine ha DOVUTO "mollare l'osso", certo non per sua volontà o quella della sua maggioranza, ma perchè la norma non permetteva più nè all'uno e nè all'altra di giocare al tira e molla.


La stagione delle inaugurazioni, dei tagli di nastri, spesso piccoli e quasi invisibili e del presenzialismo a tutti i costi è finalmente finita, l'ultima dovrebbe essere quella del centro-polifunzionale delle Grotte di S.Angelo, ma chissà, forse si farà in tempo anche a mettere qualche prima pietruzza o partecipare a qualche battesimo.
Tanto dovevamo ai nostri lettori, non per acrimonia ma per amore della verità, che spesso in questi sette anni di amministrazione Gallo, è stata messa a tacere, disattesa, nascosta. Ritorneremo a tempo debito sulle GRANDI OPERE compiute in questo settennato e vedremo di capire quali e quante di queste sono vero frutto  di questa amministrazione, che per quel che ci riguarda la si può tranquillamente definire "fallimentare" sotto molti aspetti.  Non vogliamo ripetere quanto detto da altri riguardo alla spesso sbandierata come grande conquista per Cassano: la famosa "rivoluzione culturale" sopratutto fra i giovani; se dobbiamo giudicare da quello che accade in questi giorni constatiamo che semmai si tratta di “involuzione”.
La dirigente del locale liceo è stata costretta a chiudere la scuola perchè qualche notte fa, alcuni giovani probabilmente studenti di quell'istituto, hanno buttato in tutti i locali della creolina, il cui fetore impedisce il regolare svolgersi delle lezioni e ancora la notte scorsa i soliti ignoti hanno allagato i locali aprendo le bocchette anti-incendio.  Ecco a cosa è approdata la rivoluzione culturale, o vogliamo contrabbandare per un sostanziale cambiamento il semplice fatto che gruppi di volenterosi organizzino spettacoli, concertini e balletti? Cose che a Cassano si sono sempre realizzate, ma non fanno certo parte di un percorso condiviso o di una programmazione specifica da parte degli ammministratori, si è semplicemente distribuito qualche spicciolo e sponsorizzato manifestazioni pensate e attuate da altri: nel bene e nel male ovviamente.

Antonio M.Cavallaro

Ordine del Giorno del prossimo consiglio Comunale:

 1) Approvazione verbali sedute precedenti; 2) Convenzione tra i Comuni di Cassano all'Ionio, Longobucco, Cropalati per il servizio unico di Segreteria: approvazione schema di Convenzione;
3) Preliminare Piano Energetico Comunale : deliberazione;
4) Variante al P.R.G. ai sensi dell'art. 65 L.R. 19/2002 e S.M.I. per insediamenti produttivi ad interesse pubblico art. 1 legge 10/91, art. 12 D.Lgs. 387/03: deliberazione;
5) TUEL 267/00 art. 68 e segg- causa di incompatibilità con la carica di Sindaco: dichiarazione di decadenza. (M.P.)

 

Testo dell'art.69 del T.U.E.L.

Articolo 69
Contestazione delle cause di ineleggibilita' ed incompatibilita'
1. Quando successivamente alla elezione si verifichi qualcuna delle condizioni previste dal presente capo come causa di ineleggibilita' ovvero esista al momento della elezione o si verifichi successivamente qualcuna delle condizioni di incompatibilita' previste dal presente capo il consiglio di cui l'interessato fa parte gliela contesta.
2. L'amministratore locale ha dieci giorni di tempo per formulare osservazioni o per eliminare le cause di ineleggibilita' sopravvenute o di incompatibilita'.
3. Nel caso in cui venga proposta azione di accertamento in sede giurisdizionale ai sensi del successivo articolo 70, il temine di dieci giorni previsto dal comma 2 decorre dalla data di notificazione del ricorso.
4. Entro i 10 giorni successivi alla scadenza del termine di cui al comma 2 il consiglio delibera definitivamente e, ove ritenga sussistente la causa di ineleggibilita' o di incompatibilita', invita l'amministratore a rimuoverla o ad esprimere, se del caso, la opzione per la carica che intende conservare.
5. Qualora l'amministratore non vi provveda entro i successivi 10 giorni il consiglio lo dichiara decaduto. Contro la deliberazione adottata e' ammesso ricorso giurisdizionale al tribunale competente per territorio.
6. La deliberazione deve essere, nel giorno successivo, depositata nella segreteria del consiglio e notificata, entro i cinque giorni successivi, a colui che e' stato dichiarato decaduto.
7. Le deliberazioni di cui al presente articolo sono adottate di ufficio o su istanza di qualsiasi elettore

< Precedente   Prossimo >