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"Fanfaluche aeroportuali" PDF Stampa E-mail
Scritto da A.M.Cavallaro   
martedì, 07 febbraio 2012 19:29
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Il S.Anna di Crotone
Il Piano Trasporti di Passera prevede la riduzione degli aeroporti. In pratica il ministro vuole "mantenere in vita 14 aeroporti ritenuti "strategici" e che manterranno la loro vocazione internazionale e intercontinentale e altri 10 di media grandezza ritenuti aeroporti primari, come Brindisi, Genova, Olbia, Torino ecc che continueranno a serviri ampi bacini di popolazione facendo da cerniera tra l'Italia e gli scali internazionali di corto e medio raggio. Rischiano il ridimensionamento o la scomparsa, altri 24 scali più piccoli detti complementari, strutture spesso onerose per la collettività e imbottite di finanziamenti pubblici". E' quanto apprendiamo da un articolo comparso sul quotidiano "La Repubblica" di oggi. Continua l'articolo "Passera potrebbe dare il via a questa rivoluzione dei cieli lasciando in vita solo 24 aeroporti e lasciando gli altri 24 al loro destino sotto la gestione diretta degli enti locali che - se decideranno di tenerli aperti - dovranno farsi carico interamente delle spese". Ci pare di capire che dei tre scali calabresi l'unico che potrebbe rientrare fra i 24 da salvare sia quello di Lamezia, rischiano la chiusura Reggio e Crotone, deficitari da sempre e i cui costi da sempre gravano in massima parte su finanziamenti pubblici, ma il presidente regionale Scopelliti per Reggio e la vice-presidente Stasi per Crotone permetteranno la loro chiusura? Ma quello che ci interessa più da vicino, Passera sarà d'accordo ad investire milioni di Euro per l'ipotizzato aeroporto di SIBARI-COSENZA?

In un recente articolo della Gazzetta del Sud si leggeva: "Un bando ad evidenza pubblica per individuare investitori privati intenzionati a contribuire alla realizzazione dell'aeroporto di Sibari. È la decisione scaturita  dall'incontro svoltosi a Catanzaro tra l'assessore regionale ai Lavori pubblici Pino Gentile ed il sindaco di Cassano Gianluca Gallo, presenti tra gli altri anche il dirigente  del Dipartimento regionale infrastrutture Giovanni Laganà, ed il responsabile del settore municipale Lavori pubblici Mario Oriolo". e sempre lo stesso articolo prosegue ".....in esito alla riunione catanzarese, si è dato mandato agli uffici competenti di preparare un bando ad evidenza pubblica per individuare gli investitori privati interessati alla realizzazione dell'infrastruttura ed alla sua eventuale gestione. Al riguardo, a margine dei lavori del consiglio regionale in programma ieri a Reggio Calabria, il sindaco Gallo ha confermato «l'avvio delle iter concertativo a livello istituzionale, frutto dell'impegno, mai venuto meno, dell'assessore Gentile». Ha quindi aggiunto il primo cittadino cassanese: «D'intesa con l'assessorato, stiamo adesso lavorando per definire il cammino che dovrebbe consentire il reperimento dei capitali privati necessari alla creazione dell'infrastruttura, che per noi resta primaria e fondamentale, dal momento che, come la stessa progettazione già approvata testimonia, l'aeroporto di Sibari, avente vocazione esclusivamente turistica e commerciale, andrebbe ad operare a completamento ed a sostegno degli altri scali calabresi» ".
A questo punto siamo curiosi di conoscere, e lo chiediamo proprio al nostro sindaco on. Gallo,  i termini di questo "fantomatico" bando e i nomi degli eventuali, non meglio identificati, "imprenditori" che intendono mettere mano al portafogli per finanziare, se non la costruzione, la gestione della struttura.

Tutto ciò ci sembra campato in aria, perchè, per quanto si possa considerare di primaria importanza la realizzazione dell'aeroporto, nessuno, crediamo, si sia presa la briga  di fare un'analisi seria dei costi di costruzione, di gestione e dei flussi di passeggeri e di merci che verranno trasportati. Come si può pensare di creare un "bando per individuare investitori privati" se non si è in grado di esibire dati  con numeri e costi, frutto di valutazioni attente e professionali?
Questi signori pensano che le partner-ships si creano con le chiacchiere? Provate ad offrire una quota societaria di un'azienda nascente ad un "imprenditore" serio ed esperto, la prima cosa che vi chiederà sono bilanci di previsione, analisi di costi e ricavi ecc ecc ecc. Ma i nostri politici quando mai hanno messo a rischio i loro soldini, sono capaci di straparlare investendo e impegnando danaro pubblico cioè anche nostro, della collettività,  tirato fuori dal nostro sangue attraverso tasse e lavoro duro.  A questo punto ci punge vaghezza pensare che i politici calabresi non siano per niente interessati a quel che si dice e si attua al di fuori dei confini regionali, come se la Calabria fosse uno stato a sé, ma i giornali almeno li leggono, o siamo solo  noi cittadini ad essere eccessivamente paurosi? 

La crisi comunque tocca chi lavora, loro, i politicanti, pensano solo  a difendere la poltrona, alla faccia di quegli imbecilli che li hanno votati e che forse, maledetti loro, continueranno a farlo.

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La rete aeroportuale italiana

A.M.Cavallaro

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