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Marina di Sibari è del Comune PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
martedì, 06 dicembre 2011 18:10
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Piazzetta di Marina di Sibari
Ci sono voluti più di 20 anni, due decisioni del TAR e una del Consiglio di Stato perchè gli amministratori di Cassano potessero capire che Marina di Sibari fa parte a tutti gli effetti dell'abitato di questo comune. L'improprio termine di "Villaggio" utilizzato da sempre per definire l'area che in effetti sarebbe la "Marina di Cassano", ha causato, per colpa dell'insipienza politica non solo dell'ultima amministrazione, una serie di decisioni assurde. Il centro balneare altro non è che un quartiere turistico-residenziale di questo comune. Da questo sito web lo andiamo gridando da 4 anni, è stato necessario che i proprietari si ribellassero a muso duro spendendo migliaia di Euro e facendone spendere almeno altrettanti al comune per arrivare finalmente alla conclusione che ci si aspettava. Con tutto ciò qualche cretino ha ancora il coraggio di mugugnare e obiettare se questa via, piazzetta o area verde è privata o pubblica. E' semplicemente vergognoso. Gianni Papasso ci ha inviato una sua nota sull'argomento che condividiamo in toto e che potete leggere nel seguito. Ci auguriamo che finalmente per Marina di Sibari  possa nascere l'alba di un nuovo giorno.

 

 

 

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Gianni papasso
Anche il Consiglio di Stato, come precedentemente aveva fatto il Tar della Calabria, conferma che le opere di urbanizzazione di Marina di Sibari appartengono al comune.

La decisione presa e la sentenza emessa, determina uno scenario che, in più circostanze e in più occasioni, avevamo rappresentato al sindaco ed ai nostri amministratori.

Il verdetto del Consiglio di Stato, peraltro, si aggiunge a tutte un’altra serie di determinazioni, compreso le risultanze del lodo arbitrale del 1996, mai impugnato, che a riguardo sono state assunte.

A questo punto, bisogna prendere l’unica decisione possibile: il comune deve consegnarsi tutto ciò che può essere di uso pubblico, comprese, quindi, anche quelle strade e piazze, che ad avviso di taluni, dovrebbe rimanere in capo al privato e, quindi, agli utenti.

Tutto ciò, anche in considerazione del fatto che la convenzione di lottizzazione è stata completamente stravolta e che, quindi, alle urbanizzazioni primarie previste,  se ne sono aggiunte tante altre che non si possono assolutamente disconoscere.

Se questo sarà fatto, finalmente, si scriverà una prima pagina positiva sul futuro del villaggio che, purtroppo, si trova in condizioni pietose: Da villaggio per le vacanze è divenuto una piccola “Beirut”.

Speriamo che il sindaco ed i nostri amministratori abbandonino la strada finora  imboccata che, per  come i fatti evidenziano, è fortemente fallimentare.

Il villaggio di Marina di Sibari è un altro “quartiere” di Cassano, è come tale deve essere trattato!

Consigliamo al sindaco ed all’assessore al ramo di abbandonare anche la strada intrapresa per il rifacimento delle opere di urbanizzazione.

E’ tortuosa e non approderà a risultati positivi, al contrario farà rischiare al comune di rimanere fuori dai finanziamenti Pisl.

Per come è stato spiegato, pubblicamente, dall’assessore Mancini e dall’Ing. Zinno, con i Pisl non si possono finanziare fognature e altre opere simili. Violentare questo principio sarebbe veramente deleterio.

Pensare, quindi, di interrare, alla “chetichella”, le reti durante la realizzazione di un “percorso archeologico”, che si intenderebbe realizzare con i Pisl, e che dovrebbe essere costruito da Marina al Museo, agli scavi e fino al Crati, sarebbe una cosa errata.  Come verrebbe rendicontata  la spesa?

Sarebbe ancora più sbagliato trascinare nell’operazione, come parte privata, il Consorzio Città del Mare, con cui è in piedi una lite presso il tribunale di Castrovillari per diversi milioni di euro.

A nostro avviso i Pisl devono essere utilizzati per la realizzazione di opere che possono rappresentare e determinare un vero volano di sviluppo e non per opere di facciata che, almeno per il momento, non porterebbero alcun utile alla città.

Per la città delle vacanze, bisogna predisporre uno studio ed un progetto per il “risanamento ambientale” di tutto il villaggio, accedendo a finanziamenti pubblici e/o studiando forme e percorsi che limitino il più possibile di gravare le casse del comune.

Se questo sarà fatto, senza dubbio, si scriverà una pagina nuova e si creeranno condizioni di maggiore vivibilità e di maggiore civiltà, non solo per gli utenti del villaggio, ma anche per tutti coloro, e sono tanti, che nel corso delle estati frequentano Marina di Sibari.

Cosenza, 06 dicembre 2011

 

Gianni Papasso – segretario provinciale del partito socialista italiano

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