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Giustizia si, ma non sommaria PDF Stampa E-mail
Scritto da L.Villani   
domenica, 26 giugno 2011 16:30
ImageLa recente notizia della sospensione da parte del Consiglio Superiore della Magistratura del giudice del tribunale di Rossano Paolo Remer, ha suscitato non poche reazioni sia nell'ambito forense e della magistratura che tra i cittadini. L'accusa è pesante: pedopornografia, è ovvio che l'opinione pubblica ne sia rimasta estremamente colpita. Registriamo e pubblichiamo nella seconda parte l'intervento del dott. Luigi Villani amministratore del sito di un'associazione emergente  dal nome che è tutto un programma "Democrazia e Libertà" e il cui presidente è il prof. Elio Veltri, a suo tempo mentore e consigliere del senatore Di Pietro. L'accusa pesante che grava sul giudice Paolo Remer, se dovesse essere infondata, cosa che ci auguriamo, avrebbe comunque causato danni notevoli all'immagine di un magistrato che fino a questo momento si era comportato sempre in modo irreprensibile

Comunicato Stampa
Apprendiamo la notizia della sospensione del PM della Procura della Repubblica di Rossano, Paolo Remer, da parte del Consiglio Superiore della Magistratura.
Democrazia e Legalità è da sempre a fianco dei magistrati che subiscono attacchi del mondo politico e criminale quando essi operano, nell’esercizio delle loro funzioni, a difesa dell’ordine pubblico e dell’ordinamento democratico. Ricordiamo le innumerevoli prese di posizione espresse da parte del Presidente dell’Associazione On. Elio Veltri ogni qualvolta se ne sono ravvisati i motivi. Caponnetto, Casson, Caselli, Cordoba, Forleo e ultimo ma non per importanza De Magistris per il quale abbiamo raccolto seimila firme di solidarietà.
Il Caso Remer ci lascia basiti e turbati. Per il precedente del 2003 e per la gravità dei reati a Lui imputati. Pedopornografia è un reato infame e grave per cui Democrazia e Legalità è scesa in piazza a Corigliano Calabro, nella scorsa primavera, insieme ad altre associazioni, quando si sono verificati quegli efferati fatti verso minori. Ci auguriamo che il dott. Remer possa far valere le sue ragioni e discolparsi definitivamente.
Nel frattempo e nel dubbio bene ha fatto il CSM ad adottare il provvedimento di sospensione. Ciò in quanto nessuno deve dubitare dell’operato di magistrati che nell’esercizio delle proprie delicate funzioni ogni giorno assumono provvedimenti nei confronti di cittadini indagati peggio se indagati di pedofilia o pedopornografia. Il provvedimento e a tutela della Magistratura in quanto Istituzione della Repubblica che deve essere sempre credibile e tale deve rimanere.
Quando accadono simili casi però i provvedimenti del CSM mentre da una parte tutelano l’interesse pubblico, dall’altra allungano ombre sull’operato degli stessi magistrati i cui comportamenti per la delicatezza e la severità del loro ministero, dovrebbero essere irreprensibili ed indefettibili.
Al di là del caso specifico si pone un problema serio. Chi controlla i magistrati che dovessero rivelarsi “deviati” atteso che simili reati ascritti possono essere facilmente pre-rivelati con opportuni strumenti psicologici e scientifici?  La domanda è legittima data la delicatezza dell’argomento e le gravi e conseguenti implicazioni che dovessero scaturirne in termini di interesse pubblico sulle indagini passate e future.
Luigi Villani
(Amministratore DEL)
http://www.legalitademocrazia.it/

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