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Sibari

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Virtù o Servilismo? PDF Stampa E-mail
Scritto da A.Cavallaro   
giovedì, 16 giugno 2011 21:22
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Montanelli e Platone
La virtù non ha padroni : quanto più ciascuno la onora , tanto più ne avrà.
(Platone)
La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi.
(Indro Montanelli).
Dopo aver assistito ieri sera al consiglio comunale di Cassano mi sono venute in mente queste due citazioni di due personaggi vissuti a duemila e trecento anni di distanza fra di loro, il primo non ha conosciuto il secondo, ma il secondo ha certamente avuto modo di apprezzare e di conoscere il primo. Le due massime hanno ambedue a che fare con l'essere padroni o servitori. Se Platone avesse potuto assistere al consesso civico di ieri sicuramente avrebbe pensato a ben altro che non alla virtù, di questa se n'è "annusata" poca, mentre si è sentito bene il fetore del "servilismo" dei più. (Nella seconda parte trovate una nota del PD di Cassano sull’argomento)

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il popolo dei credenti
Qualcuno ha tentato di edulcorare il proprio "atto di sottomissione" tentando di spiegare con argomentazioni di stampo leguleio la propria scelta, altri hanno taciuto e, abbassando le orecchie, come cani bastonati, hanno approvato la scellerata proposta di tassare i "polli" che hanno deciso di trascorrere le loro sudate vacanze sui nostri lidi. A nulla sono valse le argomentazioni che gli operatori del settore hanno tentato di far entrare nelle zucche (non è un eufemismo) dei consiglieri, che tra l'altro annuivano sorridenti ascoltando.
Visto che poi hanno tutti approvato la proposta all'ordine del giorno, mi vien da pensare che il loro sorriso e l'atto di annuire così finemente esplicitato, fossero l'unico atteggiamento conosciuto, che è poi quello di acconsentire sempre e comunque a quello che il loro padroncino comanda. Bravi, hanno ampiamente meritato l'applauso che è stato loro elargito dagli astanti, potrebbero essere ingaggiati da qualche impresario di teatro dei burattini.

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Conciliabolo fra gli apostoli
E' inutile rendicontare con esattezza quanto accaduto, basta solo dire che i capi-gruppo, presenti anche molti consiglieri e assessori, dopo aver ascoltato, come dicevamo prima annuendo e sorridendo, le sacrosante ragioni degli albergatori, sono tornati in aula, si sono seduti di nuovo ai loro scranni e dopo un paio d'ore d'inutili chiacchiere su argomenti diversi, si è giunti finalmente all'atto che tutti aspettavano: la votazione.
A questo punto il messia, chiedeva qualche minuto di sospensione per parlare privatamente con il suo gregge, giustamente doveva ammonirli a non fare scherzi, perchè se qualcuno avesse malauguratamente pensato di andare a "pascolare" in qualche altra direzione non avrebbe poi meritato il paradiso. Così le pecorelle tornavano entro il loro recinto e, sempre sorridendo e annuendo, hanno alzato la zampetta, hoops scusate volevo dire la manina, e approvato il canto dell'incantatore. Gli spettatori non sono riusciti a trattenersi dall'applaudire per quella straordinaria interpretazione recitata a bocca chiusa della massima del grande Montanelli, che ho citato all'inizio. Credo che molti di loro saranno nei prossimi giorni contattati per esibirsi negli spettacoli serali presso i villaggi turistici della nostra zona, non dovranno nè parlare, nè mimare o ballare, basterà che sorridano e annuiscano, anche i vacanzieri si potranno scompisciare dalle risate. Grazie ragazzi, credo che verrò più spesso ad assistere ai vostri teatrini.

Antonio M. Cavallaro

 

N O T A    S T A M P A

ImageNon finisce mai di stupire l’atteggiamento di questa Amministrazione Comunale targata UDC che cinicamente continua ad accanirsi contro la costa sibarita.

Ciò che si è verificato nelle ultime ore, e che desta l’attenzione di molti operatori economici e  turistici del litorale sibarita dimostra ancora una volta la completa incapacità programmatica degli attuali Amministratori comunali.

Ebbene dopo aver fatto naufragare dal punto di vista urbanistico-ambientale il Villaggio di Marina e dintorni, dopo avere istituzionalizzato un fantomatico Consorzio privo di qualsiasi legittimazione che ha affossato finanziariamente lo stesso – e nel prossimo futuro anche le casse dell’Ente comune – dopo averlo fatto sprofondare nel degrado più assoluto, fra erbacce, buche, fogne perennemente in tilt, acqua non potabile, discariche abusive davanti agli ingressi dei residence, arriva l’ennesima stangata del Sindaco On.le Gallo, che insieme alla sua servile, ma questa volta brontolante maggioranza, introduce la cosiddetta “tassa sul soggiorno”.

Solo una miope e sorda amministrazione lontana dai problemi della gente e degli operatori economici del comparto può pensare, dal giorno alla notte, senza alcuna concertazione, alle porte della stagione turistica, di istituire una tassa del genere, senza preoccuparsi del caos e dello scompiglio  che questa andrà a comportare nel già fragile comparto turistico, rendendolo ancor meno competitivo agli occhi dei turisti provenienti da altri Paesi.

La tassa per il soggiorno, che l’On.le Gallo ha fatto approvare in Consiglio Comunale, è uno specchietto per le allodole ed è del tutto ingiustificata: un’imposta che dovrebbe essere riconosciuta dal turista in cambio di servizi pubblici efficienti inesistenti.

È un balzello odioso ed ignobile applicato ad un contesto fatiscente ed in precarie condizioni igienico-sanitarie che andrebbe supportato e migliorato anzichè tassato, e va ad istituire tra l’altro, anche il ruolo improprio dell'albergatore-esattore. È una proposta vaga, che non solo non da garanzie sul reinvestimento futuro del gettito nel settore ma che intanto serve a fare cassa ed a spremere ulteriormente il turismo della Sibaritide per rastrellare  risorse che vadano a rispondere a generiche esigenze di equilibrio economico-finanziario del bilancio comunale; esigenze che potrebbero essere ugualmente soddisfatte ritagliando il budget attualmente destinato al vivaio di amici e clienti necessario per la sopravvivenza dell’ Amministrazione.

Dall’indecente scenario offerto nel corso dell’ultimo Consiglio comunale e non solo, appare però ormai evidente che i rapporti tra la maggioranza ed il Sindaco, ognuno affaccendato a salvaguardare i propri interessi  personali, iniziano a scricchiolare, e che il Sindaco non riesce più a soddisfare il principio del “do ut des” che vige all’interno delle sue fila. 

Davanti a tutto ciò il Pd non resterà fermo! È insieme alla città di Cassano, al fianco dei cassanesi per farsi promotore del necessario cambiamento.

Cassano Allo Ionio, 17 Giugno 2011

PARTITO DEMOCRATICO di Cassano

 

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