Michele MIani Sarà internet, saranno i social-network che per comunicare obbligano alla scrittura, ma oggi più che mai, la gente (i giovani innanzitutto) scrive molto più di qualche anno fa. Non sempre la sintassi e la grammatica sono rispettate, ma poco importa, la comunicazione avviene e comprensibili sono i pensieri. Proprio per ovviare alle difficoltà di scrivere in modo corretto qualcuno pensa di prendere una scorciatoia attraverso la poesia. In questo modo si contrabbanda per poesia tutto quello che non si riesce ad esprimere in modo compiuto in prosa, si contrabbandano per “licenze poetiche” le difficoltà di mettere insieme parole e frasi di senso compiuto. La “consecutio temporum”, che ci ha assillato alle nostre medie è, per alcuni, inesistente. Si pubblicano migliaia di libri di poesie, che nessuno legge, scritti da persone che non hanno mai letto poesie e, spesso, anche altro. Il nostro amico poeta Michele Miani, ci propone una composizione in versi nella quale dice cosa e come dovrebbe essere la poesia. Buona lettura.
La Poesia Poesia è alchimia delle parole porre la mente, la ragione su strade priva di confini dove la follia del pensiero libera, diventa sfida, ribellione trasgressiva dell’io all’ordine precostituito dalla tradizione, dall’uso. Poesia è realtà fatta sogno di irreale visione dell’animo variabile confronto fra pratica materia e ciò che non accade. Porre confini invalicabili allo spazio circoscritto dalla logica teatro quotidiano, creando limiti inesistenti all’esplosione della fantasia nell’universo ipotizzabile. Poesia è sollecitazione libera spontanea in cammino tortuoso, saltello di gnomo elfo gigante tra sentimenti, emozioni pure che fuoriescono liberati da cuore indipendente tessendo l’elogio d’ogni germe destabilizzante del raziocinio. Poesia è librarsi nei cieli azzurri andare fra le stelle immote per i mari estesi e infimi calpestare il verde dei campi cogliere manciate di fiori colorati. Piangere, sorridere, imprecare, pregare per l’amore, la bellezza, la vita, la discrepanza sofistico dilemma tra l’essere ed il volere essere oltre i folli limiti della morte rinascendo incorrotti nel tempo. Miani Michele |