Per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia è stata organizzata a Lauropoli una bella e coinvolgente manifestazione con sfilata di entusiasti cittadini di tutte le età, banda musicale in testa che suonava inni e canti garibaldini. Una vera e propria festa con tanto di bandiere tricolori e un cavaliere con un grande fazzoletto rosso che sventolava il tricolore montando un bel cavallo bianco, a ricordo delle gesta dell'eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi. Sul valore di questa presunta unità d'Italia non ci pronunciamo in questa sede, non vogliamo essere i "rovina-festa", ma noi meridionali avremmo veramente tanto da obiettare, molto più di quanto va sbraitando la banda Bossi. Un bel corteo, dicevamo, composto, gioioso ma nello stesso tempo austero, ha sfilato lungo la via Laura Serra fino alla Chiesa della Parrocchia della Presentazione del Signore, dove davanti alla lapide commemorativa dei caduti di tutte le guerre sono state ricordate da diversi oratori le gesta che gettarono le fondamenta di quella che divenne più tardi e al prezzo di milioni di morti, l'Italia unita.
I ragazzi, sopratutto, erano felici di dimostrare la loro italianità e, in un momento particolare della nostra storia, che non ci fa guardare al futuro con molto ottimismo, vedere i sorrisi di quei ragazzi, apriva il cuore alla speranza. La globalizzazione inarrestabile non significa che dobbiamo rinunciare alle nostre radici, anzi è vero il contrario, è necessario più che mai prendere coscienza di quello che siamo, che rappresentiamo e quel che abbiamo rappresentato nel mondo per le opere di grandi uomini e donne della nostra cultura. E' oggi di moda un termine nuovo "glocalizzazione"che vorrebbe significare l'importanza di inserire nel circuito della conoscenze globali, quelle che sono le nostre tradizioni culturali locali. Questa è la sfida che ci attende nei prossimi anni: portare e far conoscere sempre più e con orgoglio e fierezza al mondo intero la nostra storia, le nostre tradizioni, la bellezza dei nostri paesaggi marini e montani, non la Calabria del cupo malaffare ma quella dell'ospitalità, della buona cucina, del sorriso.
Uno degli ideatori, promotori e organizzatori della manifestazione è stato il prof. Nociti sempre pieno di entusiasmo e vitalità quando c'è da organizzare commemorazioni, convegni e manifestazioni di vario genere, non dimentichiamo però il valido contributo dato dal Circolo degli anziani presieduto dal prof. Imperio e gli insegnanti delle scuole di Lauropoli che hanno preparato con i loro alunni coccarde e bandiere. Grazie a tutti loro da parte della popolazione che è stata coinvolta in questa bella dimostrazione d'amore verso la propria patria.  Il prof. Nociti |