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Sibari

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ORA BASTA!! "L'opinione fuori dai denti" PDF Stampa E-mail
Scritto da Antonio Cavallaro   
giovedì, 28 giugno 2007 18:36

On. Maurizio Feraudo
On. Maurizio Feraudo dell'Italia dei Valori
L’associazione “Rinascita per Sibari Comune”, la sera del 26 giugno u.s. ha organizzato una conferenza stampa per comunicare ufficialmente la presentazione al Consiglio Regionale, da parte dell’on. Maurizio Feraudo dell’Italia dei Valori, il Progetto di Legge per “Sibari Comune Autonomo”. L’On. Feraudo ha brevemente illustrato il progetto (Il testo si trova su questo stesso sito) e poi ha lasciato spazio alle domande dei giornalisti presenti.  Le domande all’on Feraudo e al direttivo dell’associazione vertevano soprattutto sui motivi che hanno spinto i cittadini di Sibari verso questo passo importante. Mi sarei aspettato domande di natura più tecnica, che, a dire il vero poche, ma ci sono anche state, ciò che  ha suscitato anche un po’ d’ilarità è stato il fatto che alcuni giornalisti  sono sembrati i difensori della municipalità di Cassano con argomentazioni fuori-luogo che tendevano a sminuire l’importanza notevole del movimento che un gruppo di sibariti lungimiranti sono riusciti a mettere in azione. Questa è stata almeno la mia impressione e non me ne vogliano gli amici della carta stampata che, per altri versi, stimo molto.

A Cassano non si è compresa la portata di questa azione politica. E’ possibile senz’altro che alcuni personaggi di disturbo si siano inseriti nel gruppo associativo per motivi di parte o “campanilistici”, come ha detto qualcuno; ma ci si dimentica che Sibari è stata l’eterna incompiuta degli ultimi 50 anni. Chi scrive ricorda ancora i comizi tenuti a Cassano da personaggi politici di diversa estrazione politica, che dai balconi di piazza mercato predicavano lo sviluppo del Comune attraverso il rilancio di Sibari. Il Colonnello Pontieri Sindaco di Cassano negli anni ’50, il compianto Paolo Toscano, anch’egli Sindaco negli anni ’50, il sen. Bloise anni ’60, il sen. Frasca, anni ’80 e ’90, l’on. Aloise sindaco in diversi momenti degli ultimi 30 anni e molti altri, tutti, nessuno escluso, hanno ipotizzato uno sviluppo esponenziale del territorio attraverso sempre, solo e unicamente SIBARI. Dopo 50 anni d’inerzia totale, di balle, raccontini, barzellette, prese in giro, c’è qualche fanciulletto di primo pelo che si permette il lusso di tentare di far passare le legittime e sacrosante richieste di autonomia e di LIBERTA’ dei sibariti per campanilismo becero, stupido e arruffone e chiede ingenuamente: "perchè volete essere autonomi?" Vogliamo ricordare a costoro che Sibari neanche ce l’ha un campanile proprio, che i campanili esistenti sono stati concessi nel tempo, dai Baroni Compagna alla fine del 1800 e dal Consorzio di Bonifica negli anni ’60. I Sibariti aspettano che qualcuno si ricordi anche che c’è bisogno di una Chiesa che si rispetti in un paese di circa 5000 abitanti con un campanile idoneo scelto ad hoc per loro e non dato per gentile “elemosina”.
lapide nella Chiesa di S. Giuseppe
Lapide nella Chiesa di S. Giuseppe

A quelli che fanno il sorrisetto di sufficienza quando sentono parlare delle nostre giuste pretese, ricordiamo che in tutte le dichiarazioni dei diritti dell’uomo al primo posto c’è sempre il diritto all’autodeterminazione dei popoli. Se i Sibariti vogliono essere autonomi non ci saranno santi e beati che potranno opporsi, non ci saranno storielle tendenti a minare la credibilità dei sibariti, che potranno bloccare questa, ormai inarrestabile, volontà popolare e forse  (perchè no?) si riusciranno a sconfiggere anche le zanzare come qualcuno ha voluto ironicamente aggiungere.

Chi scrive non ha mai amato i campanili che sono ormai diruti, guarda con attenzione, però, verso l’intero territorio della piana di Sibari e vede che al centro c’è un buco nero da riempire, c’è da far risorgere la nuova, moderna, rivolta al futuro Città di Sibari.

Antonio M. Cavallaro
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