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Sibari

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Salvata una cicogna bianca PDF Stampa E-mail
Scritto da R.Santopaolo   
domenica, 27 giugno 2010 21:08
E’ accaduto a Sibari, “culla” della Cicogna bianca in Calabria, dove questa specie da anni è ormai di casa. In una nota stampa l'avvincente racconto del salvataggio, durato un'intera mattinata Image "Ore 8.00: i volontari della Lipu di Rende svolgono la loro normale attività di monitoraggio e controllo ai cinque siti di Cicogna bianca presenti nella sibaritide. Alcune coppie hanno ultimato la riproduzione e le giovani cicogne hanno già lasciato il nido, in un altro sito i 5 piccoli sono nel nido insieme agli adulti ma, nel sito accanto, qualcosa non va! 3 giovani cicogne si sono già involate da alcuni giorni, la quarta è ancora nel nido. Questa potrebbe anche essere una situazione accettabile se non fosse che i due volontari, Roberto Santopaolo responsabile della Lipu di Rende e progetto “Cicogna bianca”, e Salvatore Golia responsabile dell’attività di monitoraggio per la zona di Sibari, notano un comportamento strano nel giovane uccello il quale dà l’impressione di essere imbrigliato nel nido e quindi impossibilitato ad involarsi".

E' quanto si legge nella prima parte del racconto del salvataggio della cicogna. Il testo prosegue: "Nonostante le potenti attrezzature ottiche in dotazioni dei volontari, l’altezza del nido allocato sopra un traliccio elettrico di quasi 30 metri di altezza, non consente di verificare e confermare l’effettiva situazione. Ma più si va avanti nelle osservazioni più questa ipotesi si fa strada: un qualcosa, probabilmente un laccio, tiene bloccate le zampe del volatile. Questi uccelli infatti nel costruire il nido trasportano materiale di vario tipo e non è improbabile che un laccio si possa essere attorcigliato alle zampe. Sbloccare l’animale, il cui nido è posizionato su un traliccio di 30 metri per di più ad alta tensione, non è cosa semplice". Si procede, dunque, ad ulteriori accertamenti, come informa più avanti la nota stampa: "Ore 9.30: i due volontari Lipu decidono di lanciare l’allarme, una serie di telefonate: Enel, Vigili del Fuoco, 1515 del Corpo Forestale dello Stato.

salvataggio
un momento del salvataggio
Tutti si rendono disponibili ma nello stesso tempo avvertono della difficoltà dell’intervento che richiede una programmazione di interruzione dell’energia elettrica e con annesse lunghe procedure burocratiche che devono essere avviate per tempo. Ma intanto il volatile non può aspettare la burocrazia, non si sa da quante ore o meglio giorni è in questo stato e quanto ancora è la sua autonomia di vita. Ore 11.00: arriva sul posto l’Enel di Castrovillari che ha competenze operative sulla zona di Sibari e che procede al distacco della corrente elettrica e a mettere in sicurezza il traliccio interessato e la linea elettrica, poco dopo arrivano i Vigili del Fuoco di Rossano, ma l’autoscala non è abbastanza alta. Si chiede l’intervento dei Vigili del Fuoco di Cosenza, che possiedono una autoscala più lunga. Ore 14.00: iniziano le operazioni di avvicinamento al nido con l’autoscala, i tecnici arrivati in quota trovano il povero volatile bloccato da una cordicella imbrigliatasi tra la zampa e un ramo usato per la costruzione del nido, così come era stato ipotizzato. I due tecnici spezzano il laccio e la giovane Cicogna spicca un volo potente e deciso lasciandosi alle spalle questa brutta esperienza raggiungendo il resto della famiglia che volteggiava curiosa e forse anche un po’ impaurita nel cielo alto di Sibari". "In poco meno di 5 ore - racconta infine il comunicato inviato alla stampa - si è riusciti a concludere un intervento che sembrava impossibile e regalare l’ebbrezza del volo e della libertà ad un esemplare di una specie rara il cui destino gli aveva già preservato una lunga, atroce, silenziosa morte. Una storia conclusasi a lieto fine, una volta tanto la natura deve essere riconoscente all’uomo.

gruppo
Il gruppo dei salvatori
La Lipu di Rende impegnata sin dal 2003 nel Progetto “Cicogna bianca”, il cui obiettivo è appunto quello di favorire il ritorno di questa specie in Calabria attraverso l’installazione di nidi artificiali sui tralicci elettrici, intende vivamente ringraziare per il pronto intervento l’Enel, i Vigili del Fuoco e il 1515 del Corpo Forestale dello Stato".

Roberto Santopaolo

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