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Sibari

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Notizie da "rimasticare" PDF Stampa E-mail
Scritto da G.Iacobini   
venerdì, 04 giugno 2010 07:13
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Gianpaolo Iacobini
Un'altra bella sfornata di notizie che ci vengono dalla Gazzetta degli ultimi giorni di maggio firmati dal cronista Gianpaolo Iacobini - Attesa lunga per l'inizio dei lavori della SS 106, divenuta ormai quasi una chimera - Lucani e pugliesi vogliono "fottersi" la sabbia di Sibari e nessuno fa nulla per impedirlo, meno male che qualche giornalista di tanto in tanto mette in evidenza la tentata ruberia - Il Comune di Cassano, finalmente comincia a ragionare in termini seri per la riqualificazione di Marina di Sibari, i primi interventi dovrebbero iniziare a metà giugno - Cassano come la Silykon Valley? Non esageriamo, ma potrebbero sorgere sulle nostre campagne nuove "piantagioni" di pannelli fotovoltaici, renderanno più dei pescheti? - Il libro di Domenico Marino "Pino il Calzino" sta avendo un grande successo fra i piccoli scolari cosentini - Finalmente Cassano ha un Vice-sindaco, infatti è stato nominato a tale importante incarico Mimmo Lione, che comunque è stato sempre considerato il vice ufficioso di Gianluca Gallo, gli facciamo i doverosi auguri - Nominato Pino Gagliardi presidente del coordinamento regionale delle "Città dell'olio - Pasquale Cersosimo denuncia in modo veemente la distruzione del centro storico di Cassano - L'ultima pubblicazione  di Leonardo Alario "Preti", libro dedicato a tre illustri sacerdoti cassanesi del passato, è stato presentato nella Chiesa di San Francesco. Buona lettura

 

Tempi ancora lunghi per l’ammodernamento della statale 106 nel tratto tra Roseto Capo Spulico e Sibari. E’ quanto ha lasciato intendere il ministro alle infrastrutture, Altero Matteoli, rispondendo ad un’interrogazione presentata, nei mesi scorsi, dal parlamentare calabrese Giovanni Dima. A Dima che chiedeva lumi sulle iniziative pensate dal ministero per garantire <<un rapido avvio dei lavori>>, la cui gara d’appalto è stata bandita nel dicembre 2008, Matteoli ha risposto affermando che <<l’Anas ha fatto sapere di aver redatto la progettazione preliminare e d’aver bandito la gara, attualmente in fase di svolgimento, relativa all'intero megalotto, per l'affidamento della progettazione definitiva, della progettazione esecutiva e dei lavori a contraente generale>>. Ha poi aggiunto il ministro: <<Ad oggi è stata completata la prequalificazione, ossia la valutazione delle capacità tecniche, economiche ed imprenditoriali dei raggruppamenti che hanno richiesto di partecipare alla gara>>. E l’inizio dei lavori, auspicato da Dima in tempi brevi? <<L’Anas prevede, comunque, che le attività sopraelencate saranno concluse in breve tempo con la trasmissione delle lettere di invito ai concorrenti ritenuti idonei>>.
L’interrogazione era datata gennaio. La risposta, maggio. Pertanto, per l’apertura dei primi cantieri sarà necessario attendere. Ancora.
Gianpaolo Iacobini 30 maggio

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Sabbia degli Stombi
L’Arpacal: <<Necessario il rinascimento del litorale di Sibari>>. Intanto, però, la sabbia sibarita viene esportata in Basilicata e Puglia. Conosce una nuova puntata, assumendo contorni sempre più ridicoli e paradossali, il caso della dorata rena sibarita. Nei giorni scorsi, infatti, s’è appreso che l’Arpacal ha inserito tra i propri obiettivi, enucleati all’interno del piano delle attività, il ripascimento delle spiagge cassanesi, segnate da gravi fenomeni di erosione. La notizia, però, fa a pugni con i massicci prelievi di cui la sabbia sibarita potrebbe essere vittima nelle prossime ore. Poche settimane addietro, il primo campanello d’allarme: per dare risposte certe agli operatori turistici del metapontino, saliti sui tetti del Municipio di Bernalda per sollecitare interventi idonei ad arginare i fenomeni di erosione costiera aggravati dal maltempo invernale, l’allora assessore regionale all’ambiente d’oltre Pollino, Vincenzo Santochirico, convoca una riunione con il commissario prefettizio bernaldese, gli esperti dell’autorità regionale e dell’Università della Basilicata. E i geniacci cosa fanno? Decidono di procedere alla ricostruzione dei lidi di Metaponto con 15.000 quintali di sabbia da prelevare dal bagnasciuga di Pisticci da quello di Sibari. Sarebbe già abbastanza, ma non è tutto. Perché da ultimo all’allegra comitiva dei sabbiaroli si sono aggiunti anche i pugliesi: per procedere al ripascimento d’un ampio tratto del litorale di San Cataldo, nel leccese, la società veronese incaricata dell’operazione ha infatti comunicato urbi et orbi, col suo direttore dei lavori, di aver pensato bene <<di utilizzare sabbia proveniente dalla zona di Sibari>>. Solo uno scherzo? Nient’affatto. <<Compatibilmente con le condizioni meteo – insistono fonti della Regione Basilicata – la sabbia destinata a Metaponto sarà prelevata a Sibari entro i primi di giugno>>. Ma a Sibari e dintorni la cosa non sembra destare preoccupazione: tanto, al rinascimento del litorale sibarita poi provvederà l’Arpacal…..
Gianpaolo Iacobini – 30 maggio

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Litorale di Sibari
Un piano straordinario per strappare Marina di Sibari al degrado.

Questa l’ipotesi alla quale starebbero alacremente lavorando i vertici del Comune. Nei giorni scorsi, infatti, i dirigenti del settore lavori pubblici dell’ente hanno effettuato più d’un sopralluogo tra le strade della cittadella delle vacanze, prendendo formalmente atto dei disastri dal Municipio ereditati dall’inattività dell’associazione consortile “Sibari città del mare”, negli ultimi mesi messa alle corde dalla crisi di liquidità finanziaria. Stando agli accertamenti svolti, sarebbero infatti almeno una trentina le perdite lungo le reti idrica e fognaria. In più punti le strade sarebbero ridotte a colabrodo, con pericolose voragini, mentre il verde pubblico avrebbe raggiunto livelli da foresta equatoriale e l’impianto di pubblica illuminazione sarebbe mal funzionante.
Per fronteggiare l’emergenza, due le soluzioni individuate. Una, di lungo periodo, prevede l’approvazione d’una variante al bilancio triennale delle opere pubbliche, con l’inserimento delle voci necessarie alla riqualificazione strutturale di Marina, in maniera tale da poter intercettare i finanziamenti pubblici e privati per l’esecuzione degli interventi necessari alla definitiva risoluzione di mali antichi. La seconda via d’uscita ha invece il corto respiro dell’estate ormai imminente: per la gestione temporanea del villaggio, il Comune può contare sulle somme allo scopo già stanziate in bilancio. Contestualmente, si procederà al recupero, tramite l’iscrizione a ruolo e l’emissione di specifiche cartelle esattoriali, dei tributi legati ai servizi idrico e fognario (e non anche di altre voci, perché giuridicamente impossibile, a titolo di quota consortile vantate negli anni passati dalla “Sibari città del mare”). E nei prossimi giorni la giunta guidata dal sindaco Gianluca Gallo varerà la costituzione di un’apposita task force municipale di pronto intervento, oltre che a disporre un’indagine di mercato per individuare le ditte specializzate cui affidare l’esecuzione dei necessari interventi di manutenzione. Ordinaria e straordinaria.
Prospettive o poco più, destinate a tradursi in atti concreti ed ufficiali solo al termine del confronto tra i vari uffici competenti, coordinato dal segretario generale Vincenzo Iannuzzi. L’unica cosa certa riguarda i tempi: ben difficilmente uomini e mezzi del Comune potranno scendere in campo ed entrare in azione prima della metà di giugno.
Gianpaolo Iacobini – 29 maggio

ImageEppur si muove. Pian piano, iniziano ad acquisire consistenza le ipotesi volte a fare della città, in assenza di regole e indicazioni certe, una Silycon Valley dell’energia rinnovabile. Nei prossimi giorni, infatti, prenderanno il via, negli uffici dell’assessorato regionale all’ambiente, le conferenze di servizi destinate a vagliare la fattibilità di due distinti impianti.
Dal generale al particolare: il 10 giugno inizierà la discussione sul parco fotovoltaico della potenza di 1.050 Kwp che la società “Ecoenergy srl”, con sede nella contrada sibarita di Corsi, vorrebbe realizzare nelle campagne doriane di località Baldanza. Il 21 giugno, invece sul tavolo regionale sarà avviato l’esame della proposta presentata dalla “Eco immagination srl” (con sede a Castrovillari), intenzionata a tirar su una centrale a biogas. L’impianto (che avrebbe una potenza limitata ad un megawatt, e dunque dimensioni strutturalmente limitate) dovrebbe sorgere a Sibari, in contrada Cucchiarara, sulle sponde del torrente Raganello. E produrre energia elettrica sfruttando il biogas, una delle fonti rinnovabili più utilizzate per la produzione di energia elettrica e calorica, costituita da una miscela di gas (composta per il 50-70% da metano e per il 30-50% da anidride carbonica) che si forma attraverso la fermentazione di sostanze organiche, in assenza di aria.
Gianpaolo Iacobini 29 maggio

“Pino il calzino” fa tappa a Saracena. L’ultima fatica letteraria dello scrittore Domenico Marino, tutta dedicata al mondo dei più piccoli, sarà presentata domattina nell’aula magna dell’istituto comprensivo saracenaro. Alla manifestazione presenzieranno l’autore; il dirigente scolastico, Giovanni Battista Di Marco, la coordinatrice dell’iniziativa, Isabella Alfano, gli alunni della scuola primaria (classi III, IV e V) e quelli della secondaria (classi I e I).  Distribuita dalla Gazzetta del Sud, la fiaba mariniana, illustrata da disegni di Alessandro D’Elia, apre uno squarcio sul magico mondo dei calzini. Uno di essi, Pino, acquistato al mercato di Taspirro, vive felice assieme al gemello Mario in un cassetto, dove per un fortunato incastro entra in possesso d’un diario e una matita grazie ai quali scopre l’infinita ricchezza della scrittura, cominciando a confidarsi a un diario che lo accompagnerà durante tutte le sue avventure in un universo sconosciuto ai fettoni (gli uomini nel linguaggio dei calzini) e del quale solo leggendo le avventure di Pino si possono scoprire e apprezzare le infinite particolarità. Consigliato ai piccini, e pure ai grandi che non hanno mai smesso di sognare.
Gianpaolo Iacobini – 29 maggio

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Mimmo Lione
Mimmo Lione vicesindaco.
Dopo sette anni, dunque, (l’ultimo fu Gianni Graziadio, fino al giugno 2003 numero due dell’allora sindaco Roberto Senise), la città torna ad avere un vicario del primo cittadino. Per sei anni, ovvero da quando è stato chiamato a guidare il Municipio, Gianluca Gallo ha ritenuto di poterne fare a meno. Adesso, a seguito dell’elezione in Consiglio regionale, quella è una facoltà di legge diventa per Gallo una scelta obbligata: infatti, il sindaco eletto consigliere regionale decade dalla carica, e le relative funzioni vicarie possono essere svolte dal vicesindaco. Certo, la procedura di decadenza non è stata neppure avviata e Gianluca Gallo è, a tutti gli effetti, sempre il sindaco (e secondo gli osservatori lo resterà ancora per parecchie settimane), ma quando la decadenza sarà stata dichiarata, dispiegando così i suoi effetti, a guidare l’amministrazione comunale fino alle elezioni del 2011 sarà proprio Lione.
Quarantunenne, di professione gioielliere, sposato e padre di due figli, da circa un decennio presidente della sezione cittadina della Confcommercio, Lione ha alle spalle una lunga militanza politica al fianco proprio di Gallo, del cui verbo politico è considerato tra gli interpreti più fedeli. Segretario sezionale dello scudocrociato, dopo essere stato, nella passata consiliatura, capogruppo consiliare dell’Udc, nel giugno 2009 (dopo aver mancato per soli venti voti l’elezione in consiglio provinciale) è stato chiamato a ricoprire l’incarico di assessore ai lavori pubblici. Arriva ora la designazione a vicesindaco: la nomina è stata formalizzata mercoledì sera. «Dedicherò a questo nuovo e delicato compito – ha commentato Lione – il massimo impegno ed ogni energia, portando avanti nel segno della continuità l’attività amministrativa avviata da Gianluca Gallo, con l’obiettivo di proseguire il cammino intrapreso per lo sviluppo e la crescita della comunità cassanese».
Gianpaolo Iacobini – 28 maggio

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Mario Albino Gagliardi
Nasce il coordinamento regionale dell’associazione nazionale delle città dell’olio
. Avrà sede a Saracena e ne sarà coordinatore il primo cittadino saracenaro Mario Albino Gagliardi.
La decisione è stata presa nei giorni scorsi, al termine di una riunione alla quale hanno preso parte i referenti della città calabresi iscritte all’associazione, e tra questi il vicesindaco di Cariati, Cataldo Perri; l’assessore cassanese Roberto Bruno; il sindaco di Cerchiara, Antonio Carlomagno, ed il vicesindaco di Frascineto, Michele Greco. Presente altresì, in veste di osservatore, il primo cittadino di Firmo, Antonio Palermo, il cui comune ha già manifestato l’intenzione di aderire al circuito delle città dell’olio. In coda ai lavori che hanno sancito la nascita del coordinamento calabrese e la nomina di Gagliardi, si è stabilito inoltre di procedere alla nomina di vice coordinatori su scala provinciale: quello cosentino sarà Antonio Carlomagno. Presieduta da Enrico Lupi, con sede in Monteriggioni, in provincia di Siena, l’’associazione, costituita da oltre 300 tra comuni, amministrazioni provinciali, camere di commercio e comunità montane con territori ad alta vocazione olivicola, si prefigge di operare per la tutela e conoscenza della qualità dell’olio extra vergine di oliva e dei suoi luoghi d’origine.
Gianpaolo Iacobini – 27 maggio

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Pasquale Cersosimo
<<Il centro storico sta scomparendo sotto i colpi di assurdi lavori di riqualificazione. Incalcolabili i danni arrecati ai palazzi gentilizi>>. La denuncia arriva in cronaca rilanciata dall’associazione “Palombella rossa”, che col suo portavoce Pasquale Cersosimo lamenta le presunte, negative ripercussioni che diversi interventi edilizi commissionati da enti pubblici avrebbero avuto sulla fisionomia del borgo antico. <<Spacciata come recupero e valorizzazione dell’esistente, continua l’opera di distruzione del centro storico cassanese>>, va giù duro Cersosimo, elencando una sfilza di esempi inquietanti. <<Dopo il selciato e l’antica fogna romani, sostituiti per far posto ad asfalto e tubi di plastica>>, afferma il portavoce di “Palombella rossa”, <<lo scempio prosegue con il palazzo Pontieri-Gallo, destinato ad ospitare, ironia della sorte, un polo culturale>>. Nel mirino, gli interventi progettati dall’Aterp e finanziati nel 2007 dalla Regione Calabria, con lo stanziamento di oltre tre milioni di euro. <<Sono spariti – accusa Cersosimo, offrendo anche copiosa documentazione fotografica a sostegno della tesi esposta – l’antico portale e l’ingresso al palazzo. I locali a piano terra sono stati modificati, gli affreschi interni cancellati>>. Poi, come a voler dire che al danno segue anche la beffa, l’ennesima contestazione: <<Addirittura, è stata rimossa la scala rivestita di marmo di Carrara. Al suo posto, uno squallido muro con la scritta “Forza Inter”>>. In coda, l’invito al Comune di Cassano <<ad avviare gli opportuni controlli>> su una ristrutturazione edilizia programmata già sul finire del secolo scorso. È infatti il 1999 quando l’Aterp si vede assegnare dal governo regionale tre milioni di euro <<per la realizzazione di interventi di risanamento del patrimonio edilizio pubblico di Cassano>>. Con quei soldi si pensa di salvare dal degrado i palazzi Pontieri e Toscano, per destinarli all’edilizia residenziale pubblica. Nel settembre del 2004, però, Palazzo di città s’oppone ai progetti originari, puntando a fare dei due storici immobili il fulcro di attività culturali e sociali. Nel maggio del 2006 l’Aterp esprime <<parere favorevole al cambio di destinazione d’uso>>. Ad imprimere il suggello alla svolta, infine, l’allora assessore regionale ai lavori pubblici, Luigi Incarnato, che sposa le tesi del municipio ionico, spingendo la Regione a prendere atto del cambio di destinazione d’uso ed a confermare il finanziamento degli interventi di riqualificazione. Gli stessi, oggi, risucchiati nel vortice della polemica.
Gianpaolo Iacobini – 27 maggio

Alario e Vescovo
Alario con mons.Bertolone
Tre sacerdoti cassanesi, le loro storie, i loro insegnamenti. Questo è “Preti”, libro di ricerca documentale frutto del lavoro dello scrittore ed antropologo Leonardo Alario, che la sua ultima fatica letteraria ha presentato nel corso di una manifestazione alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Gianluca Gallo; il vescovo, monsignor Vincenzo Bertolone; il parroco della chiesa di san Francesco d’Assisi, don Silvio Renne.
Al centro del libro, le figure di don Gaetano Algaria, don Antonio Minervini e don Giuseppe De Giacomo. Il primo, vissuto tra il 1769 ed il 1842, profondamente competente nelle lingue classiche, brillò per cultura e per saggezza. Don Antonio Minervini, vissuto invece tra il 1807 ed il 1879, presentato come un innamorato del Crocifisso, diffuse la devozione del mese mariano e dette impulso alla Congregazione del Santissimo Crocifisso. Infine, don Giuseppe De Giacomo (1838-1930), fondatore della Confraternita di Maria Santissima di La Salette, fu cappellano e amministratore del santuario della Madonna della Catena. <<Nel libro di Alario – ha commentato monsignor Bertolone – campeggia una motivazione di fondo: cercare una panacea al male oscuro di Cassano, ovvero l’assenza di speranza e di memoria. E l’autore indica una possibile cura, offrendo alla comune fruizione brevi profili di personaggi la cui vita possa farci riflettere sulla nostra condizione odierna e darci un’idea dell’impegno civile e spirituale da essi profuso>>.
Gianpaolo Iacobini – 27 maggio

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