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Marina di Sibari:non molla il consorzio PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
mercoledì, 21 aprile 2010 22:46
Dopo una serie di incontri, sedute e colloqui molto privati, alla fine la situazione di Marina di Sibari rimane nel dubbio e l'incertezza. Il consorzio ha chiesto la moratoria perchè non aveva soldi per proseguire nella gestione ed ha presentato, a suo tempo, al comune una bozza  da approvare in Consiglio Comunale, la bozza è stata recepita ed approvata con un piccolo emendamento e cioè che il comune non si sarebbe accollati i debiti che Piscitelli e C. hanno accumulato in soli 2 anni e mezzo, pare (la somma precisa non è dato conoscere) due milioni di €uro. "Alla faccia del bicarbonato di sodio" avrebbe detto il grande Totò, certo ci sono andati giù pesanti gli amici del consorzio, a parte ogni qualsivoglia considerazione sulla congruità delle spese, come si può pensare chel'Ente comunale possa accollarsi un debito così pesante senza poter effettuare i controlli dovuti e senza una relazione dettagliata con pezze giustificative valide? (nel seguito un articolo della Gazzetta del Sud) Ad ogni buon conto pare che ci sia stato l'altro ierisera un ulteriore incontro a Marina di Sibari fra alcuni commercianti, il sindaco e il sig. Piscitelli, cosa si siano detti non è dato sapere, ma quello che disturba tutti gli utenti di Marina è che una decina di commercianti tenti ancora una volta di lanciare progetti e idee gestionali alla faccia di 2550 utenti che avrebbero sicuramente qualcosina da dire. Comunque questi incontri semi-carbonari puzzano di operazioni sotto-banco, ci meraviglia molto il fatto che anche il sindaco on. Gallo si presti ancora a questi giochini, sarebbe il momento di farla finita una volta per tutte di giocare a nascondino e agire apertamente con sincerità e onestà intellettuale.

 

Marina di Sibari: scoppia la polemica. L’associazione consortile contesta il Comune: <<Traditi gli impegni assunti, ma pronti a cedere la gestione del villaggio, purchè vi sia il subentro in tutti i contratti>>.

Diventano chiare le ragioni del mancato passaggio di consegne tra il Comune e l’associazione “Consorzio Sibari città del mare”: al Municipio, che a fine marzo aveva avocato a sé la cura di Marina, legando tuttavia tale passaggio all’incondizionata accettazione del relativo deliberato da parte della “Sibari città del mare”, risponde il presidente dell’ente di gestione sibarita, Liborio Piscitelli. Che così spiega la sua verità: <<Le criticità emerse e le contraddizioni amministrative riscontrate dal 2006 ad oggi ci hanno portato a condividere una serie di interventi mirati. Tuttavia, sebbene fossero state da noi soddisfatte le molteplici, assurde richieste dell’assessore Ivan Iacobini, delegato alla trattazione della problematica, l’amministrazione comunale ha disatteso le istanze condivise, quali l’approvazione dello studio di fattibilità, il reperimento dei finanziamenti pubblici, l’inserimento del recupero del villaggio nel piano delle opere pubbliche>>. Inoltre, aggiunge Piscitelli, <<per evitare che si consumasse un atto contrario, abbiamo richiesto di essere ascoltati sia dalle commissioni consiliari sia dal consiglio comunale, ma abbiamo ricevuto un netto rifiuto>>. Dal generale al particolare. Nel mirino, la delibera di recente approvata dall’assemblea consiliare: <<E’ stata modificata in consiglio e non ci è mai stata sottoposta, a dispetto della convenzione. Il testo è stato emendato in senso negativo e punitivo, stravolgendo non solo la nostra richiesta, ma lo stesso atto presentato dagli uffici, scaricando su di noi ogni responsabilità>>.

Resta il problema di fondo: è disponibile l’associazione consortile ad accettare il passaggio di consegne? Segue risposta: <<Siamo pronti, come dimostra il fatto che nella settimana di Pasqua abbiamo acconsentito che si procedesse al taglio dell’erba. Abbiamo anzi già comunicato di voler procedere alla consegna del villaggio mediante la presa in carico, da parte del Comune, di tutti contratti in essere>>. Il che, tuttavia, potrebbe significare, per il Municipio, dover rispondere anche delle eventuali situazioni debitorie ricollegate a quei contratti. Ipotesi che Palazzo di città non intende neppure considerare. E così, nonostante i chiarimenti e le contestazioni, Marina di Sibari resta terra di nessuno.

Gianpaolo Iacobini – 15 aprile

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