Canti calabresi a Perugia |
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Scritto da Administrator | |
lunedì, 21 dicembre 2009 17:40 | |
![]() Mons. Francesco Spingola (cliccare sulle immagini per ingrandirle) L’autore - nel suo vissuto locale, nella sua qualità di ecclesiastico, nella sua professionalità di musicista - rende una testimonianza quanto mai qualificata in questa consistente summa, reperita nella zona dell’alta Calabria cosentina ricca di secolari tradizioni. L’incontro culturale di questo 6 dicembre è stato condotto da Antonella Ubaldi, scrittrice, poetessa, dirigente scolastico, che, nel pieno possesso del suo ruolo ha collegato i vari interventi con semplicità, logica e vivacità. Gabriella Rivelli, titolare di una cattedra di Pianoforte al Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia, questa volta in veste di musicologa, ha sottolineato soprattutto gli aspetti più strettamente tecnici. Le sue origini calabresi le hanno permesso di analizzare con particolare penetrazione gli elementi propriamente musicali che si intrecciano con le tradizioni popolari ancora vivissime nella sua terra. In questi canti di contenuto religioso sono stati colti tutti quegli aspetti di chiara derivazione gregoriana, come i modi, l’ambito degli intervalli o la struttura, intrecciati ad elementi ancora più arcaici o popolari come portamenti o voci “organanti” di non precisa intonazione.
Il volume è introdotto da una dotta presentazione del prof. Leonardo Alario, etnologo e dialettologo di chiara fama. E’ quindi intervenuto il prof. Pietro Borzomati, un levigato studioso dei fatti passati e recenti della sua Calabria e già preside della Facoltà di Lettere all’Università Italiana per stranieri di Perugia.. Egli ha evidenziato come questo volume di Mons. Spingola ha una sua valenza anche per la storia civile, religiosa e persino economica del centro cosentino. La religiosità, Dio, la Vergine e i santi sono presenti nelle vicende quotidiane locali, per cui il santo con i suoi miracoli non rappresenta una storia a parte e non è una evasione o un’appendice folcloristica, ma fa parte pienamente della struttura della società locale. Citando anche documenti storici dell’episcopato calabro il prof. Borzomati ha sottolineato come il canto è un ausilio quanto mai opportuno per la conservazione della fede e, pur nella semplicità dell’espressione letteraria, , manifesta sentimenti interiori di profonda umanità.
Era presente anche l’arcivescovo emerito della Diocesi di Perugia, Mons. Giuseppe Chiaretti che, conoscendo da anni l’attività di questo Istituto Musicale Diocesano “Frescobaldi” ha inteso portare il peso della sua testimonianza con la presenza e con la parola, all’evento promosso dal M° Mons. Spingola, direttore delle varie attività e, questa volta, anche autore dell’opera e promotore della manifestazione. Il Vice sindaco di Perugia, dr Nilo Arcudi, anch’egli di origini calabresi, ha porto il saluto dell’Amministrazione Comunale, mentre il dott. Gianfranco Garritano ha espresso il compiacimento a nome dell’Associazione “Amici della Calabria e dell’Umbria” presieduta dal dott. Pietro Abbritti. Il pubblico numeroso era formato da artisti, musicisti, scrittori, operatori del mondo della scuola e di opere sociali. Abbiamo notato la presenza di molti maestri docenti di musica, il direttore M° Hwang In Sang,, il direttore de La Voce, settimanale d‘informazione, Mons. Elio Bromuri, il priore del Capitolo della Cattedrale Mons. Fausto Sciurpa, il pittore Franco Venanti, il Comm. Dr Alberto Pasqualoni. preside della Sezione Umbria dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, di cui è cavaliere membro don Francesco Spingola. La serata si è conclusa con due canti riportati nella ricerca; l’impeccabile esecuzione era del Coro Polifonico San Faustino sotto la direzione dello stesso Mons. Francesco Spingola. |
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