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"Biutiful Cauntri" PDF Stampa E-mail
Scritto da A.Cavallaro   
domenica, 29 novembre 2009 07:25
Esmeralda Calabria
Esmeralda Calabria
Sabato 28 Novembre, organizzato dall’associazione “Cinema Calabria” guidata dal solerte Luca Iacobini, nell’aula magna delle scuole elementari "Kleombrotos" di Sibari, ha avuto luogo un interessante incontro col cinema documentaristico-sociale. E’ stato proiettato il film realizzato interamente in Campania dalla regista emergente Esmeralda Calabria, dal titolo “Biutiful Cauntri”.  Le Immagini shockanti del degrado di una zona dell’entroterra napoletano invaso  da discariche a cielo aperto e da cumuli di rifiuti tossici hanno colpito il folto pubblico di sibariti e non.

La serata, condotta con garbo dal giornalista Gianpaolo Iacobini, è stata introdotta dal preside dell’istituto comprensivo di Sibari prof. Santino Vitola, che ha messo in evidenza il ruolo importantissimo della scuola per condurre i ragazzi e, attraverso di loro le famiglie, verso una conoscenza più corretta del pericolo alla salute portato da rifiuti di natura tossica e inquinante. La visione del film ha messo in evidenza l’incapacità delle pubbliche amministrazioni di gestire in modo corretto le migliaia di tonnellate di rifiuti che vengono prodotti giornalmente non solo dalle famiglie, ma dalle grandi industrie del nord che in combutta con politici e organizzazioni delinquenziali smaltiscono nelle campagne del sud ogni tipo di schifezza che inquinerà il nostro sottosuolo per secoli, rendendo il territorio improduttivo e soprattutto pericoloso per la vita degli animali e degli esseri umani.

Lavitola,Gianpalo
Prof.Lavitola e G.Iacobini
Ha preso la parola anche il Ten. Giorgio Feola, comandante della tenenza CC di Cassano, che ha posto l’accento sulla mancanza di una legislazione specifica più dura nei confronti di chi inquina.

Per quanto riguarda le migliaia di tonnellate di ferriti di zinco che sono state depositate nei territori dei comuni di Cassano, Francavilla e Cerchiara, il ten. Feola non si è espresso in quanto c’è un’inchiesta della procura di Castrovillari in corso, ma pare che, comunque, le indagini stiano per concludersi in modo positivo.

Restano però le ferriti che non sono state ancora rimosse e, come hanno ribadito gli interventi di Peppino Carrozza, Vincenzo Antolino ed altri, continuano a provocare decine di morti per tumore fra gli abitanti di quelle tre località.

Brillava per la sua assenza una qualsivoglia rappresentanza dell’amministrazione comunale di Cassano,  assenza che la dice lunga sul reale interesse per la salute pubblica dimostrato in questo frangente, l’UDC di Cassano, che guida a maggioranza il comune, preferisce dedicarsi alle scuole di politica, piuttosto che ai reali pericoli cui, subdolamente, è sottoposta la popolazione per lo più ignara di quanto veleno respira o ingoia giornalmente.

Certo le immagini del film hanno colpito per la loro crudezza, ma ancor di più hanno lasciato una grande amarezza negli spettatori, per la consapevolezza di quanto siano deboli le istituzioni nell’affrontare un problema che diventa di giorno in giorno sempre più attuale.

I rifiuti più pericolosi vengono dal Nord, dove le grandi fabbriche produttrici di veleni non vogliono spendere i soldoni occorrenti per trattare adeguatamente e in modo legale le scorie delle diverse lavorazioni e, d’accordo con camorra, ‘ndrangheta e mafia, vengono a scaricarle nel meridione.

Perché non perseguire i grandi industriali? Perché non indagare lì dove si producono i veleni e troncare sul nascere questo immondo traffico?  

La politica nostrana non può permettersi di infastidire chi la foraggia e quindi chiude spesso tutti e due gli occhi. E il sud subisce ancora una volta la violenza più sottile e  spietata della logica del profitto del nord, che dopo averci privato di tutto per 150 anni, ci restituisce ora immondizia e veleni, e noi continuiamo a sostenere e a votare i partiti che sono gestiti quasi totalmente da loro e dove i nostri rappresentanti hanno solo l’opportunità di alzare il ditino a comando come le scimmiette indiane.

Image
L.Iacobini,m.llo De Marco, Ten.Feola, E.Calabria

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