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50° di Sacerdozio PDF Stampa E-mail
Scritto da F.Candia   
venerdì, 17 luglio 2009 12:25

ImageCOMUNICATO STAMPA: La Diocesi di Cassano Ionio festeggia i cinquant’anni di sacerdozio di don Mario Nuzzi e monsignor Antonio Cavallo

Un popolo in festa, stretto attorno ai suoi sacerdoti, testimoni nel tempo di coerenza e fede. Giorni lieti, dunque, per la Diocesi di Cassano Ionio, che s’è ritrovata a prender parte alle celebrazioni liturgiche programmate in occasione del cinquantesimo anniversario di sacerdozio di due dei suoi preti, don Mario Nuzzi, parroco della “Visitazione della Beata Vergine Maria”, a Rocca Imperiale, e monsignor Antonio Cavallo, parroco di “San Nicola di Bari” a Roseto Capo Spulico.

Due appuntamenti distinti sebbene quasi concomitanti, uniti da un sottile filo conduttore: il senso della missione insito nel ministero sacerdotale. «In una società che non rifiuta la proposta evangelica, ma nemmeno se ne lascia provocare», ha affermato al riguardo il vescovo della Diocesi di Cassano Ionio, monsignor Vincenzo Bertolone, davanti ad una folta platea di sacerdoti, fedeli e sindaci dei comuni dell’alto Ionio cosentino, resa ancor più numerosa dalla presenza di nutrite delegazioni di abitanti dei paesi della vicina Lucania in cui i due sacerdoti iniziarono il loro ministero, «si ha spesso l’impressione di stare sprecando l’esistenza per una religione ormai dismessa. In tale contesto, il prete, consegnato a se stesso, messo a nudo fin nella sua pelle di uomo, può manifestare ed esercitare il suo ministero solo attraverso la più pura testimonianza della sua fede».  Ha quindi aggiunto monsignor Bertolone: «Da sempre, Cristo parla agli uomini attraverso altri uomini, i sacerdoti, presenza sacramentale e vivente del Crocifisso in un mondo, come ricordava papa Giovanni Paolo II, che ha bisogno di sacerdoti santi e capaci di parlare al cuore dell’uomo moderno di apostoli generosi, pronti a lavorare con gioia nella vigna del Signore». Motivi per i quali, ha chiosato il Presule cassanese, «occorrono sacerdoti che sappiano testimoniare e parlare con la vita del trascendente, annunciando il Vangelo e provando ad essere sempre il segno di Cristo, mediatore tra lui e i poveri peccatori».Quindi, in coda, i ringraziamenti. A don Nuzzi, «per la Parola di Dio annunciata con entusiasmo e coraggio e per essere stato un seminatore di speranza portando la sua croce, pure nei momenti di grande difficoltà, sempre con ammirevole serenità». A monsignor Cavallo, «per aver educato cristianamente a mettere sulla via della virtù e del lavoro tanti giovani, affinché riuscissero consolazione delle famiglie, utili a se stessi e alla società civile e, soprattutto, affinché salvassero la loro anima e in tal modo si rendessero eternamente felici».

Da segnalare: don Mario Nuzzi, nato nel 1933 ad Oriolo, è stato ordinato da monsignor Secondo Tagliabue il 12 luglio 1959. Dopo aver ricoperto l’incarico di parroco a Castel Saraceno, nella Diocesi di Tursi-Lagonegro e quello di vicerettore del seminario di Potenza, ha assunto la guida della parrocchia “Visitazione della Beata Vergine Maria”, a Rocca Imperiale. Monsignor Antonio Cavallo, originario di Tursi, anch’egli settantaseienne, come don Nuzzi ha ricevuto il ministero sacerdotale per l’imposizione delle mani di monsignor Tagliabue, il 12 luglio 1959. Inizialmente parroco della parrocchia di “San Filippo Neri”, a Tursi, successivamente è passato alla guida della parrocchia “San Nicola di Bari”, a Roseto Capo Spulico. Nominato Cappellano di Sua santità nell’agosto 2008, attualmente è anche vicario della Forania di Oriolo.

Per l’Ufficio diocesano Comunicazioni Sociali

Il Direttore

Don Francesco Candia 
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