Un film su Sybaris |
Scritto da G.Roseti | |
lunedì, 13 luglio 2009 07:40 | |
Roma- Ore venti in punto di mercoledì 8 luglio. Chiuse le porte del Multisala Adriano, e per i fortunati che sono riusciti a prendere il biglietto in tempo, è iniziato il viaggio verso il sacro. Chi si era preoccupato di trovarsi di fronte all’ennesimo film religioso si sbagliava di grosso! Un viaggio verso la vita e la sacralità dell’esistenza umana, l’esplorazione nell’adimensionale, lanciati a 3.000 anni fa all’epopea magno greca ricostruita in 3d e l’umanizzazione quasi per assurdo di un essere ‘mostro-angelo’, realizzato anch’esso interamente in computer grafica (e battezzato dai suoi creatori con il nome Lùghin). Questo è il film ‘Sacro Codice’ – regia di Jordan River, di cui si sono presentate in anteprima assoluta al RomaFictionFest nella sezione ‘Lavori in corso’ le prime scene ultimate.
. Il progetto ha infatti tutti gli elementi dei grandi film pianificati secondo logiche culturali e commerciali; ultimate, ad esempio, molte scenografie virtuali ambientate nell’antica città di Sybaris (si racconta, nel film, anche il momento della distruzione di questa splendida città magno-greca, avvenuta intorno al 510 a.C., sul cui stesso perimetro vennero fondate altre due città, Thurii e Copia). L’intera città sarà ricostruita in 3D da esperti del settore. Finita la proiezione, in sala seguono un istante di quasi sacro silenzio ed un forte applauso, trasportato dalle emozioni. Ed ecco che partono gli interventi degli autori presenti in sala. Il regista, sulla scia del film, inizia a parlare della magia del sacro facendo riflettere ed affascinando i presenti. Solo dopo aver visto le scene proiettate e parlato poi di trascendenza, ecco infatti che la spiritualità si stratifica e s’intreccia con il fantasy, discostandosi dalla religione senza allontanarsi dai temi che appartengono comunque all’uomo.
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