Scritto da D.Pozzi Sacchi
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mercoledì, 27 maggio 2009 07:10 |
Non amo il turpiloquio e trovo che il termine legge porcata sia di pessimo gusto, ma visto che un deputato della repubblica, dotato di cotanto esprit de finesse, ha a suo tempo usato una definizione di così bassa lega ( il gioco di parole è involontario), permettetemi di utilizzare lo stesso linguaggio per anticiparvi una novità. Un deputato leghista, ne taccio il nome per carità di patria, comunque è un pezzo grosso, ha abbozzato una legge che dovrebbe, secondo lui, semplificare le autonomie locali. Non ne sta parlando nessuno, ma il progetto è lì e presto ce lo troveremo al voto in Parlamento. Tale bozza prevede, per i comuni fino a 5.000 abitanti, l’abolizione della Giunta, così il sindaco farà da solo, senza alcun controllo.
Che fa, oggi, la giunta? Approva le spese, paga i fornitori, assegna le opere in trattativa privata, decide dello stipendio del sindaco. Lascio giudicare a voi: il sindaco senza controlli potrà favorire amici e parenti? Potrà farsi gli affari propri? Se vi piace la proposta… Nel testo che approderà presto alla Camera è prevista pure una drastica riduzione dei consiglieri comunali. Oggi i comuni fino a 15 mila abitanti ne hanno 12, se la legge passerà ne avranno 6, quattro di maggioranza, due di opposizione. Con questa legge la politica diventerà “cosa loro” anche a livello locale in barba ai cittadini. Scusate, ma a questo punto erano meglio i podestà nominati direttamente dal Governo, almeno i nomi di chi doveva essere nominato passavano al vaglio dei carabinieri. La ciliegina sulla torta è l’abolizione del limite di mandato: ossia oggi non si può fare il sindaco per più di due mandati consecutivi, domani lo si potrà fare fino alla morte. Basterà che un sindaco si ricandidi sempre e, poiché molti sindaci si creano delle clientele, sarà rieletto magari per 30 o 40 anni. Con questa legge ogni paese fino a 15 mila abitanti diventerà un feudo di un paio di famiglie. Che bella cosa è la democrazia repubblicana! |