Un amico di S.Severo |
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Scritto da N.Curatolo | |
domenica, 24 maggio 2009 06:54 | |
![]() N.Curatolo LA GIOSTRAChe strana società è questa nostra, fatta di parole e di espedienti che turbano costumi e sentimenti solo di colui che non si prostra.
Si tratta senza dubbio di una giostra con tante marionette prepotenti che all’epoca di certi appuntamenti d’ipocrisia fanno grande mostra.
E c’è chi scherza ahimè con la pistola, chi si diverte a truffar la gente e chi ti cede solo la parola; c’è pur chi finge di voler la pace… chi predica giustizia… e stranamente alla mafia strizza l’occhio e tace.
MORTE BIANCA Nel leggere un manifesto a lutto rimasi colto da certi pensieri molto strani…ma parevano veri, che non mi spiace dirli, dopotutto.
Il testo assomigliava ad un insulto; diceva: un operaio proprio ieri ferendosi a morte nei cantieri lasciava il padrone ormai distrutto.
Ma sapendo di certa ipocrisia pensai più al dovere di un rito che non ad un’azione tanto pia…
allora mi sentii così male che quasi quasi avrei preferito che fosse morto, invece, il principale. IL GRAN RITORNO Purtroppo non è stata una sorpresa la mossa dell’estroso Emanuele* nel ritornare ancora più fedele per sempre alla tanto amata Chiesa.
Ma detta mossa già da tempo attesa, si è rivelata pur così crudele da far libare solamente fiele ad una sposa ripudiata e offesa.
Comunque non ci desta meraviglia il fatto che un prelato e i suoi malanni, ci stanno procurando un parapiglia:
in fondo molto presto si è pentito di far lo sposo ad oltre settant’anni… forse perché a letto l’ha capito! *Arcivescovo Milingo
Nicola Curatolo - S.Severo (Foggia) |
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