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Un amico di S.Severo PDF Stampa E-mail
Scritto da N.Curatolo   
domenica, 24 maggio 2009 06:54
N.Curatolo
N.Curatolo
Qualche settimana fa, ho avuto il piacere di ospitare per 3 giorni nella Sibaritide un folto gruppo di turisti provenienti da S.Severo (FG). Si è trattato di una gita richiestami da un'associazione culturale di quella cittadina. Durante le visite programmate e le relative soste per rifocillarsi in vari locali del nostro territorio, ho avuto il piacere di conoscere un po' più da vicino uno dei componenti del simpatico gruppo: il dott. Nicola Curatolo, 8oenne medico in pensione. Persona simpaticissima e dotata di una rara capacità dialettica ricca di humor e di osservazioni "poetiche" azzeccatissime. Aveva promesso di inviarmi alcuni suoi "sonetti", lo ha fatto e ora ho la possibilità di offrirli anche a vi, miei cari ed affezionati visitatori del sito. Buon divertimento e Buona lettura. (Tonino)

LA GIOSTRA

 Che strana società è questa nostra,

fatta di parole e di espedienti

che turbano costumi e sentimenti

solo di colui che non si prostra. 

 

Si tratta senza dubbio di una giostra

con tante marionette prepotenti

che all’epoca di certi appuntamenti

d’ipocrisia fanno grande mostra. 

 

E c’è chi scherza ahimè con la pistola,

chi si diverte a truffar la gente

e chi ti cede solo la parola; 

c’è pur chi finge di voler la pace…

chi predica giustizia… e stranamente

alla mafia strizza l’occhio e tace.

 

MORTE BIANCA

Nel leggere un manifesto a lutto

rimasi colto da certi pensieri

molto strani…ma parevano veri,

che non mi spiace dirli, dopotutto. 

 

Il testo assomigliava ad un insulto;

diceva: un operaio proprio ieri

ferendosi a morte nei cantieri

lasciava il padrone ormai distrutto. 

 

Ma sapendo di certa ipocrisia

pensai più al dovere di un rito

che non ad un’azione tanto pia… 

 

allora mi sentii così male

che quasi quasi avrei preferito

che fosse morto, invece, il principale.

 

IL GRAN RITORNO

 Purtroppo non è stata una sorpresa

la mossa dell’estroso Emanuele*

nel ritornare ancora più fedele

per sempre alla tanto amata Chiesa. 

 

Ma detta mossa già da tempo attesa,

si è rivelata pur così crudele

da far libare solamente fiele

ad una sposa ripudiata e offesa. 

 

Comunque non ci desta meraviglia

il fatto che un prelato e i suoi malanni,

ci stanno procurando un parapiglia: 

 

in fondo molto presto si è pentito

di far lo sposo ad oltre settant’anni…

forse perché a letto l’ha capito! 

*Arcivescovo Milingo

 

 

 

Nicola Curatolo - S.Severo (Foggia)

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